Mi piace molto ascoltare grandi esecutori rispolverare i repertori dei primissimi anni di studio, trovo spesso delle rare chicche musicali. Questa registrazione di Zecchi la adoro: la delicatezza del tocco, i colori, il fraseggio... un canto, un respiro, veramente piacevoli. Sto proprio apprezzando questo libricino, sia nell'ascoltarlo che nello studiarlo (in maniera molto mediocre haha)
Pure a me fece due palle così al liceo (e parlo di qualche stralcio delel sue opere). Ora che lo leggo per i cazzi miei, invece, l'ho rivalutato (come credo farebbero il 99% delle persone se si leggessero I promessi sposi per conto proprio e non perché obbligati a scuola)
Fermi. Un conto è Manzoni, un altro è d'Annunzio, che scriveve tra l'altro decisamente meglio ed era certamente meno virtuoso. Nonostante il percorso di studi che ho scelto non valorizzi di certo la letteratura italiana, dopo il liceo ho continuato a leggere, dai grandi classici a roba più di nicchia ma anche menate fantasy commercialissime, per cui una piccola cultura penso di averla, almeno per quanto riguarda l'italia (un po' l'inghilterra anche) e continuo a detestare il frocetto vate. Cioè sei mesi dopo quando passammo finalmente d'Annunzio e lessi per la prima volta La Ginestra di Leopardi capii che il caro gabry gli faceva una sega con un dito a certa gente.
Possiamo dire che sia finito stando alla sua ultima traccia. Ma è durato pure abbastanza diciamo, è da Untrue che non è capace di realizzare un album. Però finire così, togliete di mezzo primo dico.