Lydia Lunch

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  1. VI0LA
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    Vorrei proporre Lydia Lunch come argomento di discussione.
    E' una poetessa, fotografa, attrice e soprattutto cantante che ha influenzato moltissimo il panorama della no wave e del noise. Oltre i suoi lavori ha collaborato con Einstuerzende Neubauten, Sonic Youth (Kim Gordon e Thurston Moore più che altro), Nick Cave, Steve Severin e moltissimi altri più e meno noti.
    Ha girato parecchi film (anche a sfondo diciamo un pò :wub: hard soprattutto con Richard Kern anche famoso fotografo) nelle quali è assolutamente considerabile dal punto di vista recitativo quasi esasperato e iperrealistico. Lydia Lunch ha un vastissimo repertorio discografico. Leader dei Teenage Jesus And The Jerk a soli 16 è passata alla carriera solista. Ha collaborato moltissimo anche con Exene Cervenka del gruppo punk X. Consiglio a tutti gli amanti del genere la sua biografia (paradoxia), cruda e tremendamente autoptica.
    E' certamente un personaggio che si odia o si ama (una volta conosciuto ovviamente). Resta ad ogni modo un artista a 360°.
    Notevoli sono spesso i monologhi che include nei suoi concerti.

    Lydia Lunch - The Agony is the Ecstasy su youtube

    Wikipedia Inglese
    Sito ufficiale
    Death Valley 69 - Sonic Yout & Lydia Lunch su Youtube
    Lydia Lunch & Kat Bjelland (Babes in toyland) - Audio su Yotube il video non c'entra.


    Nello spoiler una sua poesia.
    SPOILER (click to view)
    MURDERED SONS (I bambini morti)
    Lydia Lunch (traduzione di Marco Simonelli)

    Ho 40 anni e molti di lutti
    Mio figlio massacrato
    Tutti i miei bambini morti

    Uccisi l’uno dall’altro
    Uccisi dalla società
    Uccisi dall’incarnazione della bugia vivente
    Che si tramanda di generazione in generazione

    Uccisi prima da madri e padri
    Che rifiutando e trascurando
    Con schiaffi e manrovesci
    Spezzarono quelle desolate menti di bambini
    Fino
    Al desiderio di non essere mai venuti al mondo
    Mai nati
    Non hanno chiesto di nascere
    Non hanno voluto nascere
    E fingono di essere nati per essere picchiati
    Perché le possono prendere
    Come le possono dare
    Le possono prendere
    Come le possono dare
    Le possono sopportare come un uomo
    Che si immola

    Svezzati con sport e giochi di guerra in cortile
    Costretti a comportarsi da uomo, non da femminuccia
    Fai il duro, non frignare
    Difenditi da solo
    Nascondi i sentimenti
    Fa’ finta che non esistano
    Fa’ finta di non esistere

    Normale che siano sempre i maschi a diventare
    Stupratori e assassini, politici e pedofili…
    Cecchini dei cortili di scuola
    Dalla personalità castrata
    Sul campo da football
    Messi in ginocchio
    Dai bulli di periferia
    Che ti rubano la merenda
    Ridono della tua pettinatura
    Non sopportano la musica che ascolti
    Ti chiamano finocchio
    Mettono in dubbio la tua esistenza

    Perché se non sei definito da un marchio
    O da un distintivo
    Come la svastica della Nike
    O i jeans della Gap o la Old Navy o la Fubu
    Allora chi cazzo sei
    E che cazzo vuoi
    E da quando fa figo
    Sembrare tutti usciti dal bronx?

    Un tempo aveva un senso essere freak
    Restare fuori dal gruppo, prendere una posizione, avere uno scopo
    Essere un individuo, non accodarsi
    E adesso diventa solamente
    Un bersaglio più grande
    Per la gestapo del conformiso
    Mentre la congiura della mediocrità
    Tramata dai media
    riduce tutto e tutti
    alla misura dell’utile netto futuro

    E il futuro si riempie di opprimente letame tecnologico
    Che apre i confini del mondo
    Ma più grande è la rete, più piccola è la mosca
    E temo che questa sia solo un’altra meta della cospirazione
    Per l’uccisione dell’individuo

    Per togliere i vandali dalle strade
    E chiuderli a chiave in stanze da letto, in celle
    A ruminare interminabili chat
    Senza una vera conversazione con gente reale
    Dove i veri sentimenti sono sempre più deboli
    La morte dell’individuo riguarda
    La tecnologia
    Dove puoi simulare tutto
    Ed essere un niente
    Lanciato verso il cybervuoto

    I videogames
    Educano le tue funzioni motorie
    A premere il grilletto
    Schiaccia il grilletto
    Schiaccia quel cazzo di grilletto
    A West Paducah nel Kentucky
    Littleton in Colorado
    Springfield Oregon
    Jonesboro Arkansas
    Moses Lake Washington
    Columbine

    Agnelli sacrificali smarriti
    Suicidati dalla società
    Ragazzi bianchi che fanno i neri
    Ragazzi neri che si fanno più neri
    Uccidi solo te stesso
    Uccidete solo voi stessi
    Quando ammazzate i vostri fratellini

    Le vostre lapidi
    Papaveri rossi bianchi e blu
    Con bocci
    Fioriti da ossa rotte
    Di ragazzini incapaci
    Di essere uomini
    Si fondono come angeli neri e blu
    Mentre gli uomini vestiti di blu si fermano al bianco e nero
    E una tempesta di spari e sangue
    Spenge la vita non vissuta di un
    Altro ragazzino innocente e disarmato
    Il prezzo fissato per la vita umana è la morte
    Il prezzo per la vita umana è la morte

    Un altro bambino suicidato…
    Travestito adolescente per camionisti
    Lui/lei una puttana dal cuore d’oro
    Violentato e massacrato il suo sesso un campo di battaglia
    Tiene fra le mani una ciocca dei capelli della mamma
    Mamma è uscita
    A cercare papà o un sostituto
    E quando tornerà a casa potrà sottometterti
    E castrarti
    Un altro ragazzino
    Che non voleva crescere ed essere un pazzo
    Un mostro, stava solo seguendo
    La tradizione di famiglia.

    E il nemico è sempre in agguato
    E babbo e mamma non ti salveranno
    Sei in pericolo sempre in pericolo
    E l’unica risposta è puntare la pistola nello specchio
    Lo specchio che ti sta davanti
    E tirare il grilletto
    tira il grilletto
    tira quel cazzo di grilletto, figlio di puttana

    La reincarnazione del mio bambino morto
    È nell’immagine
    Di quella faccia d’angelo ferito
    Che mi sta accanto adesso
    Occhi azzurri capelli biondi
    Zingaro della campagna ungherese
    Mandato dal cielo
    In una seduta spiritica insanguinata
    Un sacrificio cruento
    Un rituale di sangue
    Carne della mia carne
    Sangue del mio sangue
    Il massimo capolavoro
    Una carta stradale di cicatrici
    Che lo attraversano in latitudine e desiderio
    Il desiderio di sentire qualcosa
    Qualsiasi cosa, essere vivo

    Cosi’ per sistemare le cose
    Prende il coltello
    E si taglia il petto
    I polsi, la faccia, le gambe
    Morte sfidata da cento tagli
    Una carta stradale di graffi
    Una griglia di protezione
    Che insulta la pelle
    Schiaccia il fiore che cresce
    Sul tesoro sepolto del trauma
    Strappato brutalmente
    Hanno fatto male al mio bambino
    Hanno fatto male al mio bambino
    Perché anche i ragazzini sanno mutilarsi

    Perché mamma non t’ha protetto
    Mamma non poteva
    Non sono tua madre
    Non posso salvarti
    Ma tu puoi
    Scioglierti in me
    Nel mio etere
    Nel mio mantra
    Di madre
    Di mamma

    E io piango
    Oh si’, piango
    Batto i piedi e strillo
    Convulsa
    Mi martello la testa di pugni
    Mi strazio il petto
    Empia tomba
    Il mio bambino morto
    Colui che porta
    Eterne ferite


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    Lydia ormai qualche annoi fa...

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    Qui con Nick Cave

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    Lydia oggi.

    Se c'è una cosa che amo di Lydia Lunch, è il suo modo di parlare e il suo inglese!
     
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  2. Varo88
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    :aveate:

    Tralasciando che quando era giovane era na gnoccona da paura, come cantante non c'è nulla da ridire. Ho ascoltato un paio di dischetti, sia da solista che con i Teenage Jesus And The Jerk, e li ho trovati entrambi carini.
     
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1 replies since 15/10/2007, 12:39   632 views
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