Brian Eno

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  1. Erest
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    Non se n'è ancora parlato.
    Cavolo!

    Brian Peter George St. John le Baptiste de la Salle Eno (per gli amici Brian Eno) è un geniale compositore inglese. Si occupa di moltissimi generi, ma è maestro nell'elettronica e nell'ambient, tant'è che è uno dei massimi esponenti conosciuti di quest'ultima.
    I suoi pezzi si riconoscono subito: una caratteristica comune a tutti loro è di essere ETEREI (è l'unico aggettivo che mi sembra calzare a pennello per le sue composizioni).
    La sua necessità di comporre è la causa della sua discografia enorme, che perciò non scriverò, anche perché chi se ne frega?
    Vi citerò alcuni album che secondo me meritano:

    Music for Airports:


    Evening Star (con Robert Fripp):


    Apollo-Atmospheres & Soundtracks (consigliato per chi, come me, si fa viaggi mentali nello spazio):


    Forse non ho messo i migliori, ma non ho ancora potuto ascoltare tutta la sua discografia : P
     
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  2. la somarella di balaam
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    Sono sicurissimo che già c'è.

    Uno dei più grandi (forse il più grande) mastermind della storia del rock.
    L'Eno ambient non m'interessa, preferisco di gran lunga i suoi primi quattro album:Here come the warm jets, Taking Tigers, Another Green World e Before And After Science sono album che, in modi diversi, condensano quasi tutto l'art rock del periodo e faranno da esempio alla vicina new wave. Ma in realtà ha messo lo zampino dovunque: lavora con i Cluster e Bob Fripp, partecipa alla trilogia berlinese di Bowie, compila No New York, fotografia fondamentale dell'epoca, produce Remains In Light dei Talking Heads che fu avveniristico nell'utilizzo dello studio e con Byrne tira fuori My Life In The Bush Of Ghost. Senza contare U2 e Coldplay più recentemente. Senza contare i Roxy Music con 2 album fondamentali.
    Genio è riduttivo