Grindcore

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  1. Eliot.
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    Veloce, malato e terribilmente confusionario. Ecco i 3 aggettivi per descrivere appieno il Grind. Si tratta di un' estremizzazione dell' Hardcore Punk con delle notevoli aggiunte di Death Metal. Solo dopo il primo full-lenght dei Napalm Death, "Scum", ancora oggi pietra miliare e capolavoro indiscusso del Grindcore, ha inizio il vero filone musicale del Grind.
    Dopo "Scum", senza dimenticare la band rivalorizzata negli anni successivi che porta il nome di Repulsion, si ha un avvicendamento veloce e frenetico di band che suonavano Grindcore, a partire da "Reek of Putrefaction" dei britannici Carcass: una vera perla del genere, malata e schizofrenica al punto giusto, aiutata dalle tematiche splatter riprese poi successivamente anche dal panorama brutale. Il genere proposto dai Carcass creò un altro filone parallelo al Grind: il Goregrind, trattasi di un'ulteriore estremizzazione del Grindcore con vocals più cupe e rivoltanti. A pari passo con i Carcass andavano gli Impetigo, anche loro dediti ad un Goregrind senza compromessi di matrice "horror", però. Possiamo ricordare, infatti, il loro full-lenght meglio riuscito: "Ultimo Mondo Cannibale".
    Tra i capolavori Grindcore possiamo ricordare: Rotten Sound - "Exit", un vero concentrato di pura violenza. Brutal Truth - "Extreme Conditions...", gli italiani Cripple Bastards con il loro "Misantropo a Senso Unico", gli spagnoli Haemorrhage con il capolavoro assoluto del genere, a parer mio, Goregrind "Morgue Sweet Home", i Lock Up che vantano di una line-up stellare con il loro "Hate Breeds Suffering". Per poi citare un vero capolavoro del genere: "World Downfall" dei Terrorizer con Jesse Pintado (RIP) dei Napalm Death e Pete Sandoval membro dei Morbid Angel.
     
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0 replies since 26/1/2007, 20:49   1201 views
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