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I Depeche Mode sono un gruppo musicale synthpop britannico, annoverato dalla critica tra i gruppi capaci di portare la cosiddetta musica elettronica a livelli di successo su scala planetaria, riempiendo interi stadi, in lunghe tournée mondiali. Venuti alla ribalta sulla scena synth pop inglese nel 1980, la loro fama si è protratta negli anni a seguire, con una carriera più che ventennale, che ha abbracciato poi anche altri generi musicali, con larghe concessioni al pop rock e alla new wave, soprattutto nella seconda fase, e una massiccia incursione nella dance alternativa, nel periodo più recente. Milioni di fans in tutto il mondo, centinaia di gruppi ispirati dai loro brani e diversi album tributo ne hanno fatto una band di grande prestigio, che poco ha dovuto concedere in termini di commercialità. Hanno segnato la loro carriera successi come Enjoy the Silence (remixata, nel 2004, dal frontman dei Linkin Park, Mike Shinoda, e reinterpretata, nel 2006, in chiave gothic metal, dalla band italiana dei Lacuna Coil), Personal Jesus, Never Let Me Down Again, Everything Counts, Strangelove, Black Celebration, Behind the Wheel, A Question of Time e It's No Good, soltanto per nominarne alcuni tra i più conosciuti, ma la lista è davvero lunga (cfr.). Dopo quasi 4 anni di assenza, i Depeche Mode sono tornati alla ribalta e in vetta alle hit parade mondiali nel 2004, con la tripla raccolta The Remixes 81-04, contenente i loro più grandi successi, riadattati e rimasterizzati, da DJ del calibro di Timo Maas o il citato Shinoda, e definitivamente nel 2005, con il nuovo album di inediti, Playing the Angel.
Musica rivolta alle masse
Già alcune tracce di Some Great Reward indicavano ai fans dei Depeche Mode che l'atmosfera intorno alla band stava mutando: l'aria si faceva più rarefatta, la contenuta solarità dei primi anni stava scomparendo, per lasciare posto al buio e a un umore più malinconico. Infatti, nel 1986 si apre la seconda fase del gruppo, con Black Celebration, disco dai toni più cupi, gothic e dark, che caratterizzeranno tutta la produzione seguente. È interessante notare che si tratta dell'unico album dei Depeche Mode che prende il nome da una canzone contenuta al suo interno. A partire da questo album, in particolare con la canzone Here Is the House, Martin riprende a suonare la chitarra, abbandonata tempo prima, quando la band aveva optato per delle sonorità più sperimentali ed elettroniche, dimostrando di preferirle a quelle maggiormente acustiche. Nel 1987 con l'uscita di Music for the Masses (il titolo di questo disco nasce da un'idea di Gore che, mentre stava visionando dei dischi di musica, notò un disco dal titolo suggestivo: Music for the millions) e del singolo Never Let Me Down Again, i Depeche Mode si consacrano definitivamente anche in America, con un gigantesco concerto al Rosebowl di Pasadena, al quale partecipano circa 65.000 persone, immortalato nel doppio disco 101 e nel video VHS che porta lo stesso titolo e che, in realtà, è un vero film, con la regia di D.A. Pennebaker.
Violator e Songs Faith of Devotion: dall'apice alla crisi
Con Violator, uscito nel 1990, uno dei dischi più apprezzati, grazie alla presenza di due tra i brani più famosi del gruppo, Enjoy the Silence (uno dei maggiori successi commerciali in assoluto, Numero 6 nella UK Top 75) e Personal Jesus (il cui testo creò alquanto scalpore, per via della libertà, giudicata eccessiva, con cui si trattavano temi religiosi), le chitarre diventano parte fondamentale del sound della band. Durante il tour mondiale di Violator (il World Violation Tour), però, i Depeche Mode entrano in un periodo di crisi, che segnerà il loro lavoro successivo. Difatti, da questo punto della loro carriera, i Depeche Mode iniziano a rallentare l'uscita dei propri dischi (uno ogni quattro anni), tanto che il successivo album, intitolato Songs of Faith and Devotion, vedrà la luce solamente nel 1993. Con Alan Wilder improvvisatosi batterista, accantonate temporaneamente le drum machine, una delle caratteristiche peculari di questo lavoro sono proprio i suoni "puliti" di una vera batteria, anche se più volte processati attraverso i sintetizzatori. Purtroppo, però, la tournée per la promozione dell'album (il Devotional Tour) e il disco dal vivo che ne consegue (Songs of Faith and Devotion Live) sono quasi fatali alla band, in particolare per il cantante. Infatti, mentre Alan Wilder incomincia a pensare di abbandonare il gruppo, Martin Gore si rifugia nell'alcol e Andrew Fletcher cade in una profonda depressione (sarà difatti sostituito da Daryl Bamonte durante l' Exotic Tour nel 1994), per Dave Gahan inizia invece un periodo estremamente difficile, che lo porta, prima, a un tentativo di suicidio, fortunatamente fallito, e, in séguito (maggio 1996), a un'overdose di speedball, dalla quale viene salvato in extremis - al risveglio, le prime assurde parole che pronuncerà, diventeranno l'incipit di uno dei successivi singoli della band.
IDOLI, marting gore fa il culo a tutti
Edited by .Doom83. - 12/4/2011, 22:37
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