-
.
I Long Distance Calling sono una band post-rock tedesca formatasi nel 2006, con certe significative tendenze prog. Attualmente sono poco conosciuti nel mainstream musicale, come del resto moltissime chicche del genere.
I membri del gruppo sono però, forse quasi a sorpresa, abbastanza noti, come Peter Dolving dai The Haunted (Built Without Hands, album Satelite Bay) e Jonas Renkse dai Katatonia (The Nearing Grave, album Avoid The Light).
I Long Distance Calling hanno registrato due singoli e tre full-length albums, due dei quali (gli ultimi due) hanno ricevuto valutazioni molto positive dalla critica: Satellite Bay (2007) e Avoid the Light (2009). L'uscita del nuovo lavoro, l'album omonimo, rappresenta comunque un ottimo disco che porta il gruppo verso altri confini musicali, esulando (se così si può dire) dai già enormi confini del post-rock.
Membri attuali:
David Jordan - guitar
Janosch Rathmer - drums
Florian Füntmann - guitar
Jan Hoffmann - bass
Reimut van Bonn - ambience
Discografia:
dmnstrtn (2006, limited-edition demo)
Satellite Bay (2007)
090208 (2008, Split-EP with Leech)
Avoid The Light (2009)
Long Distance Calling (2011). -
Dagaz.
User deleted
Mi piacciono molto, specialmente Avoid the light. Però il loro nuovo disco non mi ha convinto molto, un bel disco sì ma niente di speciale... . -
.
Da un punto di vista tecnico probabilmente è l'album più complesso che la band abbia composto e a primo ascolto ho trovato anche io alcuni elementi strani, per non dire stridenti.
In definitiva però a mio parere è ottimo, quasi al livello di Avoid the Light. Il disco mescola una quantità di influenze musicali enorme, è diverso dai due precedenti e per la prima volta si percepisce un cantato degno di nota, che però rendere l'unica traccia con la voce la meno riuscita del cd.
L'atmosfera generale di Long Distance Calling è più cupa degli altri, meno onirica e più volubile. No, per me rimane un grandissimo lavoro che però non definirei post-rock. Con l'ominimo il gruppo compie un passo in avanti non indifferente, da un punto di vista compositivo mi sembra anche più maturo rispetto agli altri.
Questo ultimo album sancisce definitivamente il mio profondo apprezzamento per questo gruppo. Personalmente trovo che sono pochissimi ormai i gruppi di questo panorama che producono qualcosa di così espressivo. Cioè, Into the Black Wide Open, The Figrin D'an Boogie e Beyond the Void sono da embolo.. -
.
L'ultimo è bello, ma bello bello. Il primo mi ha un tantino annoiato, già col secondo si nota un salto di qualità in più. Non sono malaccio, anche se non dicono assolutamente nulla di nuovo, mischiano semplicemente post-rock e post metal, come fanno tanti altri (in primis i Red Sparowes). . -
.
Comunque, è uscito un altro dischetto: The Flood Inside
Non l'ho ancora ascoltato.. -
.
Sborra, sborra ovunque:
Video.