Exhuman

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  1. †Red_Dragon†
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    Spero che il topic non sia doppio anche se credo sia abbastanza difficile.
    Metalband da Messina , che suona death metal , devo dire abbastanza buono.
    Se tutto va bene li dovrei vedere dal vivo sabato prossimo al death metal night,una serata di un locale...speriamo bene!!
    Chi conosce?
     
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  2. †Red_Dragon†
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    Ecco il loro sito: http://www.exhuman.net/home

    Band:
    The Holy: Bass and Vocals
    Mosè Previti
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    Painkiller: Guitar
    Antonio Donato
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    Grendel the Animal: Drums
    Danilo De Francesco
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    Phobos: Guitar
    Dario Abramo
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    Born in '98,the band started to play thrash/black metal under the monicker Undead.Opened to any kind of influences and without stupid mental restrictions.Since the beginning it's hard to find a typical sound,everybody had different musical experiences,and it was time to express ourselves in the best way we could.We took all the time we needed, to find the path to follow, and to reach the real core of the band. During March 2001 The Holy joined us, during the writings of the three songs that later had been used for the first recording, Undead. The demo has been totally produced by us, in our rehersal room,with all the means we had, and with all our limits. It has not a great production, but still we're satisfied,it is the result of all the experience we had.

    During October 2002,we decided to change vocalist, we were following a different style of music, and Blasphenomen did not fit the role. The Holy became the new singer of Undead. February 2003 has been a critical month for us, we started the recordings of the new demo, and it's never easy to record your music, to give to it the sound you want, expecially when the means are poor. During the recordings Grendel had a bad problem at his left lung, he stayed at the hospital for several days and he has been operated. This slowed down our work. During these days another band called Undead contacted us. This band was younger than our, but they had a contract with an italian label, and unfortunately we had to change the monicker.

    In April 2003 the Exhuman project give to the light his second self production EP “ Partition of Disorder”, six songs of personal and articulate death metal. “Partition” receives a great lot of positive reviews, and we’re proud of our first trial. The 2004 is an year of live performances and composition for the next album: Sentence Delivered, our third production released in the june of the 2005. “Sentence” is the result of 6 years of underground activity, a personal point of view on the death metal and his form. During november 2005 Mordor has left the band for personal reasons and Painkiller take his place. We're proud of all of our work and for all the moments our band passed.

    Discografia

    UNDEAD
    release date: October 2001
    Produced by Exhuman
    Tracklist:

    Intro
    Lord of the Underland
    The Path
    At Night

    Note:Vocals by former member Blasphenomen
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    PARTITION OF DISORDER
    release date: April 2003
    Produced by Exhuman

    Tracklist:

    Partition of Disorder
    NoReactionCode
    ChaosFragments
    Scorned Time
    Void
    Tasted By Welfare
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    SENTENCE DELIVERED
    release date: June 2005
    Produced by Exhuman

    Tracklist:

    Changing Worlds (The Human Plague)
    Shattering Monologue
    Cures And Lies
    Poisonsense
    Decadence Aeon
    Forced Communication
    Before The Universe
    The Words Seller
    Sentence Delivered
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    SENTENCE DELIVERED REVIEWS
    From TrueMetal.it - EXHUMAN - Sentence Delivered

    Davvero molto interessante questo Sentece Delivered, primo full-length dei messinesi Exhuman, che, dopo anni di "gavetta" nell''underground, danno alla luce un prodotto che potrebbe consentirgli maggiore visibilità e compiere il fatidico passo verso un agognato contratto discografico.

    Interessante perchè i nostri propongono un death metal con una notevole componente tecnica, riccamente frammentato in strutture multiformi e mai scontate, donando al disco un''atmosfera cupa ed opprimente. Canzoni che si attestano prevalentemente su ritmi fangosi e contorti, in cui gli Exhumed non mancano di piazzare qua e là qualche fugace accelerazione, conducendo sempre il tutto con una buonissima padronanza strumentale; la coppia di chitarre Phobos e Mordor (sostituito ora da Painkiller) dà vita a frangenti esaltanti, grazie al generoso spazio che viene dato alle parti strumentali, molto buono anche il pulsare del basso di The Holy (impegnato anche dietro il microfono), che come da tradizione techno-death non si limita solo ad accompagnare le due asce, ma si impegna anche a ricamare delle bellissime linee melodiche. Lo stesso si può dire per Grendel alla batteria, preciso e sufficientemente variegato, ma forse il fondamentale che nel complesso spicca di meno. Unico neo lo riservo per la voce, un growl secco e tagliente che a mio avviso è poco incisivo in alcuni spezzoni del lavoro.

    La sottile linea di confine che separa la ricerca della soluzione tecnica ad ogni costo e l''esplosività dei brani è stata solcata però da pochissimi maestri del genere (mi vengono in mente dischi come Individual Thought Patterns o Human ad esempio) e gli Exhuman da questo punto di vista ne devono ancora compiere di strada. Dico questo perchè l''ascolto dei brani presenti in scaletta risulta abbastanza ostico, il ché se da un lato dona una certa longevità a Sentence Delivered per poterlo apprezzare fino in fondo, dall''altro potrebbe scoraggiare qualche ascoltatore meno paziente. Non ci sono canzoni in particolare che mi sento di annoverare, è un po'' tutto il lavoro che fatica leggermente a decollare, frenato paradossalmente dalla sua principale qualità e caratteristica, ovverosia la complessa struttura dei brani e delle linee chitarristiche presenti. Fortunatamente questa è solo una sfumatura di un sound molto ricco, che non mancherà di certo di stupire piacevolmente più di un ascoltatore.

    Un lavoro che si attesta comunque su livelli decisamente buoni, che mette in luce una formazione con delle ottime capacità che devono solo essere perfezionate a dovere. La stoffa c''è tutta, le idee pure, sperando che con la prossima uscita riescano a focalizzare meglio l''obiettivo. Bravi!

    Voto: 70/100
    Stefano Risso


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    From Metallized - EXHUMAN - Sentence Delivered

    Gli Exhuman tornano con un nuovo demo, ricco di sfumature death\\thrash. La nuova release della band messinese (che segue i precedenti Partition of Disorder e Undead) basa la propria essenza su una ben visibile matrice floridiana e su un''ottimo rapporto songwriting\\potenza. Il combo siciliano si muove su territori tanto cari ai nostalgici dei "vecchi" suoni death, quelli per intenderci portati alla luce da Lepaka kliffoth dei Therion e Clouds dei Tiamat. Un suono freddo e glaciale, un sound che potrebbe aggiungere anche scheggie di At The Gates di The Red In The Sky Is Ours e riffoni di Mr.Jeffrey Hanneman, gigante degli Slayer meno thrash e corrotti. Gli Exhuman adorano certe sonorita''…altro che nu metal, crossover, gothic e contaminazioni elettroniche. Qui si fa un bel salto nel passato, un passato nel quale le chitarre abrasive e poco pulite la fanno da padroni. Per me, succube delle tematiche sonore degli inizi anni 90, e'' pura gioia per le orecchie. I growls sono intensi ma non troppo soffocati, posizionati fra un giovane Matti Karki, il buon Tompa e un soffocante, primo Edlund. Si parte con Changing Worlds (The Human Plague) e subito l''anima rallentata degli At The Gates si manifesta in tutta la sua essenza. Rallentata perche'' gli Exhuman non puntano sulla potenza e velocita'' bensi su partiture tecniche, cadenzate e perche'' no raffinate. Non siamo di fronte a novelli Atheist o Cynic, ma la capacita'' di gestire un brano tecno-death e'' alquanto notevole. Seguono cosi pezzi come Cures And Lies, Poisonsense, Decadence Aeon e Before The Universe. Tirati, dal fiato corto, quasi soffocante, fino alla title track Sentence Delivered. Mosè Previti, Antonio Donato, Danilo De Francesco e Dario Abramo ricreano un suono articolato e corrotto, che se non incanta per originalita'' e impatto al primo ascolto, puo'' davvero far passare una bella mezz''ora al deathers di turno. Da seguire.



    Voto: 70/100
    Dario Celoni "Killing M.A.T.E.R.I.A."


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    From ROCKHARD - Febbraio 2006 - EXHUMAN - Sentence Delivered

    Band messinese alla seconda esperienza discografica, dopo l’ep realizzato nel corso del 2003, gli exhuman propongono una convincente forma di death metal dai tratti intransigenti e poco incline a compromessi di sorta.
    Le nove tracce che compongono “Sentence Delivered” tratteggiano scenari malati e decadenti, dove la cruda brutalità dei testi si sposa alla perfezione con la violenza sonora generata dal quartetto.
    Un wall of sound impenetrabile incredibilmente sulfureo e compatto, caratterizza il lavoro sin dall’iniziale “Changing Worlds (Human Plague)”, vero e proprio emblema stilistico del gruppo siciliano, il quale il quale si dimostra in grado di affrontare con estrema perizia la sfida del full-lenght, dal momento che il lavoro è intrigante e senza vistose cadute di tono lungo tutta la sua durata.
    Molto buona la tecnica, curata ed efficace la produzione: decisamente consigliato, e non solo ai più integralisti appassionati del genere.


    Voto: 8,5
    Michele martini

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    From Metal Shock - Ottobre 2005 - EXHUMAN - Sentence Delivered


    Già dal nome avevo intuito che qui non si scherza; il gruppo Exhuman, gruppo Thrash Death-metal, non si accontenta di proporre i soliti riff e le solite strutture, ma devo dire che ho notato un forte impegno nel proporre uno stile compositivo complessivamente molto personale e ben distinto. Certo, quello che ho sentito in queste nove track non è pur sempre un non originalissimo metal, roccioso e potente come lo si vuole, ma vuoi per alcuni riff molto scorrevoli e dinamici, vuoi per l’insieme del concepimento delle song che non lasciano spazi vuoti e zone morte e noiose, vuoi anche per la più che buone registrazione, questi quattro ragazzi si fanno notare per le loro più che buone doti compositivo. Facciamo un esempio: ”Shattering Monologue” mi è parsa molto equilibrata, con parti veloci e parti lente, che ben si incastrano tra di loro, creando una piacevole fluidità nell’insieme. Bene, dopo tutti questi complimenti perché non è almeno watchout? Come tutte le ciambelle non riescono con il buco, la carenza negli exhuman risiede nel cantato, potente e deciso si, su questo non ci sono problemi, ma poco convincente nella timbrica e troppo piatto e monotono. Cercate di capirmi; se foste un gruppo mediocre non mi ci sarei soffermato più di tanto sulle carenze del cantato, e visto che normalmente sono più pignolo con i gruppi che valgono, prendete questa mia testardaggine come un complimento, invitandovi però nello stesso tempo a trovare un alternativa (tutti e quattro suonate, no? Cercatevi un cantante).

    tc

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    From Heavy Metal Holocaust Zine - EXHUMAN - Sentence Delivered

    Gli Exhuman sono quattro bravissimi musicisti: per quanto però si impegnino - e dimostrino una notevole preparazione tecnica già dalla prima canzone ("Changing Worlds") - ad alcuni pezzi di questo "Sentence Delivered" manca qualcosa in fase di composizione, quello spunto che rende una traccia degna di essere ascoltata senza annoiarsi.
    Il riferimento principale della band sono sicuramente i Death di "Human" e di "Individual Thought Patterns" con l''aggiunta di qualche elemento più oscuro, vicino al black metal; il mixaggio e la registrazione, poi, sono davvero ben fatti e rendono il prodotto piuttosto professionale.
    Il difetto più grande, forse, è una voce che manca di personalità (o di qualche aiutino da studio) e che quindi - a parte in alcuni episodi, come "Cures And Lies", che guarda caso è una delle migliori - non riesce a dare una spinta decisiva alla musica; anche la scelta di basarsi per lo più su mid-tempos non sempre paga e in alcuni momenti l''attenzione va spegnendosi, anche se la prova corale di brani come "Poisonsense" è superlativa.
    Sarebbe però da ciechi non riconoscere la grande dedizione e l''amore per il metal (e il duro lavoro) che trasuda da ogni singola parte del cd: alla fine dei conti gli alti sono superiori ai bassi e non si può che complimentarsi con questi ragazzi siciliani, e sostenerli nella loro scalata.


    Luca Marini

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    From: Lords of Metal Zine - EXHUMAN - Sentence Delivered


    Exhuman''s self-financed debut album ''Sentence Delivered'' is accompanied by so little information, that I can''t even find the nationality of this band at first (it isn''t even mentioned on their website) (!). This isn''t necessarily a problem (later on I even discover that they are Italian, so that''s at least one mystery solved), because now we can concentrate on what really matters: the music. And to say the least, it does not disappoint me. The death metal that is on offer here is rather technical and at times the atmosphere and structure of the compositions even remind me of the Death albums ''Human'' and ''Individual Thought Patterns''; the rolling drums and prominent bass-sound only re-enforce this idea. Points of criticism are the weak guitar sound and the somewhat poor production (which they did themselves as well). Another thing that goes wrong from time to time is the incoherence of some parts within songs. If you listen well, it sometimes seems as though the songs have been built on a few totally different ideas that have been glued to each other randomly. Nevertheless, I do expect this band to do well in the future, if they are supported by some nice label. If they get the chance to concentrate more on their compositions, this could turn into something very nice indeed!


    Rating: 73/100


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    From: Metal Invader Zine - EXHUMAN - Sentence Delivered


    Mediocre death metal with some black metal elements is what EXHUMAN from Italy deliver. Actually, these guys play just like Greek underground bands used to play ten years ago. And that''s not good at all. You won''t like them, unless you listen to death metal for the first time. This demo, or whatever it is, lasts so damn long and after 3 songs, boredom embraces all my senses since all tracks are painfully slow. No power, no nerves, nothing. Not even a decent underground feeling. The drumming is bad and disoriented, the riffs plain and the production weak. Play something original for fuck''s sake!




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    From: Imperiumi Zine - EXHUMAN - Sentence Delivered


    Italian band Exhuman, known earlier as Undead, has managed to record it''s first full lenght release, although without a global disributor. This may be caused by the bands marginal style - technical death metal.
    Sentence Delivered leans more towards old school death metal but is original enough to avoid any straight comparisons. Musicianship skills seem to be good but the compositions could use more work. The songs themself manage to remind us of the golden times or early 90s, but at the same time they don''t progress as smoohly as they should. The grooves laid down by the bass are not always heard and some of the songs seem to end like they were not completed yet. Luckily the band has enough of good ideas that keep the interest alive. The mediocre production might have been caused by a lack of good record deal. Guitar sound is quite good and clear, but a little weak and rough on the edges. The bass could be more up front in the mix on this kind of music, but otherwise pieces are in place. The lyrics are hard to hear and at times the singer seems to have food in his mouth, but overall it''s a good vocal performance. This becomes more clear when you follow the lyrics. There are some funny moments but nothing too disturbing. As a record Sentence Delivered has potential, but it''s not quite finished yet. There is a lot of solid working ideas but they seem to stumble occasionally. Record doesn''t get old though even after numerous listening times, but it might not be favored by the fans of more straight forward death metal.


    Thanks to Jani for the translation, check his Jackson Guitar Place Forum!



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    From: Silent Scream Zine - EXHUMAN - Sentence Delivered


    Impressionante questo “Sentence Delivered”, nuovo lavoro autoprodotto dei messinesi Exhuman, che tradisce una crescita artistica davvero notevole. Il precedente “Partition of Disorder” appariva infatti meno maturo sia a livello di songwriting che, soprattutto, a livello di produzione; tutt''altro che inascoltabile, la qualità sonora era però tale da impedire un giudizio definitivo sull''abilità compositiva del quartetto. Un''abilità che invece si rivela in tutta la sua evidenza col nuovo lavoro, che gode di una produzione old-fashioned sì, ma sicuramente all''altezza della situazione. La musica degli Exhuman può essere descritta come un death metal molto tecnico e cerebrale, che ad un assalto all''arma bianca preferisce un approccio più ragionato e ritmicamente complesso. Il primo nome che viene in mente è quello leggendario dei Death, in particolar modo quelli di “Individual Thought Patterns” e “Symbolic”, sia per il modo di gestire gli arrangiamenti ritmici, molto spezzati e ricchi di accenti dispari (con il supporto di un basso che non si limita a doppiare la chitarra, incredibile!), che per il loro respiro sempre melodico ma mai di facile orecchiabilità. E'' possibile subodorare anche qualcosa di Cynic, Atheist e persino dei primi Samael, ma in misura molto meno accentuata e comunque sempre senza che il tutto sfoci nella mancanza di personalità o, ancora peggio, nel plagio. Se proprio un difetto si deve trovare, potremmo dire che proprio per la sua complessità e monoliticità il disco risulta un po'' difficile da digerire tutto d''un fiato, e se un consiglio dovessimo dare al gruppo sarebbe quello di lasciarsi pure andare in qualche brano ad un approccio più diretto e sanguigno; ma la verità è che gli Exhuman sono un gruppo davvero maturo e pronto per il grande salto discografico. Un salto che spero possano compiere a breve.


    Voto: 7
    Fulvio Adile


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    PARTITION OF DISORDER REVIEWS




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    From SkullFuckedProd - EXHUMAN - Partition of Disorder

    Exhuman qui nous vient de je ne sais où avec son black / trash mélodique nous surprend dès l''écoute du titre éponyme " Vision of Disorder ", intro étrange plutôt courte. On attaque ensuite les hostilités sur " No reactionCode ", avec un chant black vraiment spécial et des parties guitares mélodiques vraiment sympas. Les parties Trash et le mid-tempo sont éfficaces sur ce morceau ou l''on sent que le guitariste sait jouer ! Leur dernier morceau sonne plus Death avec un chant grave tout au début, puis le chant redevient normal avec un riff bien senti, un peu à la Slayer, mais ça se calme vite. Par contre, il faut vraiment aimé le chant black de The Holy qui est vraiment étrange et qui demanderait quelques efforts supplémentaires. Sur " Fragments of Chaos ", une partie accoustique fait vraiment sentir que la guitare apporte énormément à ce groupe qui serait bien fade sans elle. Exhuman reste vraiment à part, cela étant surement le but mais le chant restera hermétique à bon nombre d''entre vous, je pense. C''est dommage …

    (Jeff)



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    From: Chronicles Of Chaos - EXHUMAN - Partition of Disorder

    Considering that these Italians recorded this six-song demo in their rehearsal room, the eventual product is quite impressive. While far from perfect, its sound is of a markedly higher quality than a great many of the studio-spawned demos that pass through my mailbox every month. That Exhuman are clearly very gifted musicians makes their dedication and effort within their clearly limited framework all the more commendable. Of particular note on this demo are the dynamic, progressive death metal strains of "Chaos Fragments" and the curiously named "Tasted by Welfare", with its distinctly Morbid Angel-esque opening riff. Although there is still quite a lot of work for these guys to do -- The Holy''s vocals are particularly uninspiring for the greater part of this demo -- one would expect some modicum of success to befall Exhuman sooner rather than later.


    by: Jackie Smit (3.5 out of 5)




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    From: Vampire Magazine - EXHUMAN - Partition of Disorder

    A machinal sound and a sick scream introduce us to ''NoReactionCode'' the first ''real'' song on ''Partition of Disorder''. Characteristic for this song are the prominent guitar riffs and the thrashy style of drumming. Directly I hear some very good ideas yet many parts of this song; and on the whole demo, are played very messy; it looks like some members of the band tried to play a bit above their own level. Especially the faster parts of most songs drown in a wall of sound, so many technical parts aren''t very clear to hear.
    This all isn''t very remarkable because of the simple fact the band recorded everything in their own rehearsal room, so with this extra information the sound isn''t very bad. Yet it''s still pity the songs aren''t recorded in a real studio and some of the members; especially the guitars, sometimes play very messy. With some more practising and a better sound quality the songs would be much better and great to listen. Because the mix of Black, melodic Death and Thrash metal Exhuman plays is quite original, the song structures are very exiting and include great ideas.


    Reviewed by Geert on September 24, 2003




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    From: Ad Noctum Exhuman - EXHUMAN - Partition of Disorder



    Hm, here is not everything okay yet. Exhuman from Italy are committed to Black Metal, but sometimes they rather go in the Death Metal direction, but they still could be better.The band is clearly still in the demo-stage, and not much will change in the close future. The band has often mixed in breaks in the songs, in order to provide diversion, but the execution still have problems at times, since the songs simply still sound too stiff and you can''t really recognize fluent playing. That means that the fact that the songs are very all-round doesn''t help much. But sometimes the riffs sound quite good, since the boys have ideas at least. It can''t inspire me, since I miss the melody of the songs a bit. The band still has to work a bit on the execution of the good ideas; then the songs would sound a lot better. "Partition of Disorder" is still poorly developed in several aspects.

    (thanks to Sara Thegel for the translation)




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    From : The Metal Gospel - EXHUMAN - Partition of Disorder

    This Italian band actually started under the name of UNDEAD in 1998. They released one album under that monicker but soon after finding there was another band with that name they changed it to EXHUMAN and now offer their second release in 2003. "Partition Of Disorder" is a melding of several Metal styles with the focus being on Death, some Black and regular Heavy Metal. I think the vocals, which are a rough Death Metal style, could use a bit more force behind them or perhaps become more emotionally fueled. The riffing is the strength of the band, having a healthy, driving rhythm. This demo definitely has it´s moments of decent headbanging Metal and is put together very well with a very good production for a demo level band. Put more effort into the vocal delivery and I can see these guys going somewhere.
    -Cheryl



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    From: Tombstone Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder


    This is the second demo of this Italian band and their music has influences from thrash metal, a bit of death metal and a bit of black metal, not necessarily all blended in the same song. They sound solid enough and the rhythm section is good enough (although a bit repetitive), while they have some good riffs in some songs. They still need to improve a lot, especially concerning the songwriting, while their singer needs also to improve his style. He has a nice voice for thrash metal (rough and heavy) but he needs to understand how to control it better and make it a bit more aggressive, while the brutal vocals (grind style) are nothing really special. Thankfully there are not many in the album. The production leaves a lot to be desired but this is understandable since it is self financed.




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    From: Imperiumi Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Italialainen Exhuman soittaa toisella demollaan omien sanojensa mukaan "raakaa black metallia", mutta itselleni tulee mieleen myös melko vahvasti jo edesmenneen Death -orkesterin viitoittama kikkailevan deathin polku, sillä sen verran runsaasti on Exhuman työntänyt erilaisia osia kappaleisiinsa ja taitelijanimellä The Holy kulkevan vokalistin ilmaisu tuo aika vahvasti mieleen edesmenneen Chuckin vokaloinnit. Esimerkiksi Chaos Fragments on tyylipuhdas esimerkki Deathin omitakeisen tyylin kopioimisesta. Muutenkin Deathilta lainaaminen jatkuu lävitse demon, ja minulle ainekin jäi vähän epäselväksi mistä se "raaka black metal" pitäisi löytää. Vaikka yhtye paikoitellen kuulostaakin hieman uudemmalta Mayhemilta , ei tämä mielestäni kuitenkaan riitä siirtämään bändiä mustan metallin listalle.
    Bändi saatekirjeessään kertoo kärsineensä kaikenlaisista ongelmista laitteistojen kanssa demoa tehtäessä, ja se kuuluu valitettavan epätasapainoisina soundeina. Rummut ovat valitettavan pahasti pinnassa, vaikka muuten kokonaisuus on suhteellisen tasapainoinen.
    Exhuman on varsin mielenkiintoinen tapaus. Vaikka yhtye ei esittele mitään erityisen originaalia, on se kuitenkin kopiointinsa suorittanut sen verran hyvin, että demoa kuuntelee ihan mielellään. Tosin paikoitellen suorituksista kuulee, että studiossa on käyty maitohappojenkin puolella, mikä ei koskaan ole erityisen vakuuttavaa. Kokonaisuutena on Partition of Disorder silti mukavaa kuunneltavaa, muttei mitään uutta. Lisää omaperäisyyttä peliin niin sitten ollaankin jo paljon paremmalla pohjalla.




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    From: Shapeless Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder



    "Partition Of Disorder" è il secondo demo dei messinesi Exhuman, registrato poco più di un anno dopo il precedente "Undead". Undead era anche il nome originario del gruppo (difatti all''epoca li avevo recensiti sotto questo nome), però hanno dovuto cambiarlo in seguito a dei problemi di omonimia con un altro gruppo italiano che aveva registrato questo monicker (e se non ricordo male pure un progetto parallelo di Jack Owen dei Cannibal Corpse si chiamava Undead...).
    Lo stile di questo demo rappresenta la naturale evoluzione di quello che avevano fatto col lavoro precedente, vale a dire una specie di death ragionato e mai troppo semplice e diretto, con qualche spunto thrash e qualche stacco melodico. La qualità invece è migliorata, ed è questo quello che conta. In questo anno gli Exhuman sono maturati e sono riusciti a scrivere canzoni più personali e che colpiscono maggiormente.
    Il CD comprende 6 tracce, la prima (la title-track) è una specie di intro rumorista, la quinta "Void" è un breve intermezzo strumentale, mentre le altre 4 sono canzoni complete e cantate. Gli Exhuman si mantengono sempre su tempi medi, senza pestare troppo sull''acceleratore. L''attenzione del gruppo è puntata sul tiro e sull''articolazione dei pezzi. Le parti di batteria di Grendel sono sempre molto articolate e piene di controtempi, proprio per dare alle canzoni una base varia e quasi mai pestata (a parte qualche piccolo spunto, come su "Scorned Time"). I riff sono piuttosto intricati e vengono variati in continuazione, ma la cosa migliore è data dagli assoli (anche questi non troppo veloci ma pensati bene) e dagli stacchi melodici, che danno una marcia in più al gruppo (in alcuni punti mi hanno fatto venire in mente "Symbolic" dei DEATH). The Holy al basso fa un buon lavoro di supporto (anche se si fa fatica a sentirlo), mentre la sua voce non mi convince in pieno: è un growl aspro e raschiato, si sente che si stava sforzando un po'' troppo per registrare la voce. Va tenuto conto che non hanno usato effetti per la voce, è tutta naturale... però personalmente avrei optato per usare qualche effetto per rendere il cantato più corposo e potente.
    La produzione è difficile da giudicare... da quanto so hanno registrato tutto da soli nella loro sala prove, usando un normale PC senza nessuna attrezzatura professionale. Per i mezzi che hanno usato hanno ottenuto dei risultati molto buoni, visto che i suoni alla fine sono puliti e bilanciati bene (basso a parte). Immagino che per registrare la batteria abbiano sudato un bel po'', non potendo usare la dovuta quantità di microfoni. Però, in un''ottica generale, i suoni di questo demo sono poco potenti, sotto la media attuale dei demo. La confezione è molto buona, visto che la copertina ed il retrocopertina sono stampati professionalmente a colori, e la grafica mi piace un bel po''. Il CD è un normale masterizzato con l''etichetta adesiva a colori.
    In conclusione, gli Exhuman hanno sfornato un demo veramente valido, dimostrando di aver lavorato sodo durante questo ultimo anno. Le canzoni di questo "Partition Of Disorder" sono molto valide, soprattutto sono più mature e complete di quelle del demo precedente. Peccato per la produzione, con dei suoni adeguati avrebbero potuto rendere ancora di più, ma è il solito problema della mancanza di soldi e mezzi (in Sicilia non ci sono molti studi di registrazione, tutt''altro). Se vi piace il death metal ragionato allora date un ascolto a questo gruppo, ne vale la pena.
    (teonzo - Agosto 2003)


    Voto: 8




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    From: Haternal Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Un po'' di storia: "Partition of disorder" è il secondo demo dei messinesi Exhuman, conosciuti precedentemente con il monicker di Undead. Il demo in questione è formato da quattro canzoni più un intro e una breve traccia strumentale, che si assestano tutte su ottimi livelli musicali e compositivi. Il genere proposto è un death metal di stampo americano con influenze thrash, che rimandano spesso ai compianti Death del grande Chuck Schuldiner, ma che a sprazzi mi hanno ricordato i Kataklysm più lenti o qualcosa dei Sadist. In particolare ottime sono la thrasheggiante "NoReactionCode" e la tecnica "Chaos fragments", e bella anche l''ultima parte di "Scorned Time", che si avvicina alle sonorità nord europee tipiche di gruppi come Eucharist o Unanimated.
    Bene, dopo aver elogiato tutto il possibile, in particolare chitarra solista, basso e batteria, passiamo alle uniche due cose da migliorare assolutamente: la produzione e la voce. Per la voce, suggerisco una registrazione più nitida, o eventualmente il supporto di un frontman vero e proprio che catalizzi anche nelle vocals la rabbia delle ottime canzoni di questo demo. Per quanto riguarda la produzione, per essere casereccia non è malaccio, ma decisamente da migliorare in futuro. Ad ogni modo, lo so io come lo sanno i membri della band: per registrare bene ci vogliono i soldi. Ma dato che nel giudicare un demo non sto a fare classifche su chi è più ricco e chi meno, per ora gli Exhuman si beccano un buonissimo voto, che diventerà entusiasmante qualora la band avesse la costanza, la determinazione e la possibilità di registrare un prodotto veramente competitivo da lanciare sul mercato. Grandi, continuate così!


    Voto: 7,5/10
    Recensore: DarksomePoet




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    From: Silent Scream Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Tornano gli Exhuman, band messinese conosciuta dai più sotto il moniker Undead, che i nostri hanno dovuto cambiare a causa di una omonimia, e lo fanno con un demo di sano Death Metal tecnico e ricco di contaminazioni, dove ad una perizia tecnica già propria di una band affermata si coniuga una buona dinamicità in fase di song-writing. Il suono degli Exhuman, penalizzato da una produzione abbastanza minimale, si compone di partiture riccamente progressive, che consentono al gruppo di uscire dai soliti stilemi del Brutal Death Metal per approcciarsi in maniera più tecnica alle composizioni, soprattutto grazie all''ottimo lavoro svolto dalle chitarre sia in fase di riffing che in quella più virtuosa legata agli assoli. Nota sotto la media, ma sempre considerando che la produzione non buona certo non la aiuta, per la voce, forse un po'' troppo leggera per il genere proposto. Per il resto ci troviamo di fronte a venti minuti abbondanti di assalti sonori ben condotti e miscelati a partiture più lente e d''atmosfera che, soprattutto in questi frangenti, ricordano anche certe sperimentazioni del vecchio e caro Thrash Metal, il tutto fuso con soluzioni virtuosistiche sempre degne di nota. L''impressione è che le basi poste dai ragazzi siano solide, bisogna lavorare un po'' sulla personalizzazione del suono e sperare in una produzione più convincente per poter tentare quel salto di qualità che comunque pare abbondantemente alla loro portata. Da seguire.


    Voto:6
    Giorgio Fogliata




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    From: HM Portal - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Qualità da vendere questi Exhuman! La band proviene da Messina e già si era fatta sentire nel 2001 sotto il monicker "Undead", cambiato a causa di un''omonimia con un altro gruppo italiano.
    Torna alla grande il four-piece con una demo composta da sei pezzi (di cui un''intro e una breve strumentale) che mostrano al meglio l''attuale spirito compositivo degli Exhuman. Canzoni molto varie, straordinariamente suonate: in generale un lavoro che farebbe impallidire davvero svariati "colleghi di reparto" in giro per l''Europa e non. La base è un death metal di stampo americano, che poco concede a intrallazzi e melodie: l''assalto inizialmente thrashy di "NoReactionCode" è a dir poco entusiasmante e la canzone, nei minuti successivi, fa tornare alla mente i Deicide dei bei tempi che furono. La classe del gruppo siculo viene tutta fuori, nella successiva "Chaos Fragments": rimandi all''iper-tecnicismo degli Atheist e allo stesso tempo all''indole progressiva e jazz dei Cynic, come ben dimostra l''assolo centrale da parte del magistrale Mordor; canzone ipnotica e avvolgente nel suo incedere, davvero un centro pieno! "Scorned Time" invece sposta le coordinate verso gli esordi raw-black del gruppo, come testimoniato dal riff di chitarra che caratterizza la prima parte della song, tuttavia il pezzo cresce rientrando in binari più classic-death. La conclusiva "Tasted By Welfare" va a suggellare il lavoro del gruppo siciliano, facendo un po'' da summa dell''intera demo: splendidi assoli e ritmi frenetici davvero coinvolgenti. Demo dell''anno.



    Etichette di tutto il mondo unitevi, puntate sugli Exhuman, fanno decisamente la differenza!

    Voto: 7 8
    14-09-2003
    Taxi Driver






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    From: Hardsounds - EXHUMAN - Partition of Disorder



    Suonare qualcosa di realmente personale senza limitarsi a seguire un solo genere è iniziativa quantomeno lodevole e i siculi Exhuman con questo "Partition Of Disorder" ci riescono eccome.
    Nati come raw black metal band sotto il monicker "Unded" hanno poi deciso di spostare le coordinate verso una proposta sonora che, come detto poc''anzi, tenta di essere il più personale possibile inglobando diversi stili musicali: da parti legate prevalentemente alla tradizione (vecchia scuola) svedese, ad altre di scuola prettamente americana, dalle accelerazioni tipicamente black metal, a riff rigorosamente thrash anni ''80.
    La seconda traccia "NoReactionCode" (la prima "Partition Of Disorder" è una intro) è un esempio che calza a pennello con quanto descritto sopra: riff di derivazione deaththrash si amalgamano perfettamente con gli intermezzi melodici di Phobos e Mordor.
    "Chaos Fragments" invece, fin dalle battute iniziali riporta alla mente gruppi come Death e Atheist, anche per quanto riguarda la solistica nella parte centrale della canzone, una sorta di incrocio tra il tipico stile di Evil Chuck e quello più ipnotico di Azagthoth (Morbid Angel), mentre la sucessiva "Scorned Time" aggiunge agli elementi sopraccitati le tipiche accelerazioni black metal alla Emperor.
    Per quanto riguarda la conclusiva "Tasted By Welfare" è assolutamente da segnalare il bel cambio di tempo verso la metà del pezzo, concluso dallo stupendo lavoro solistico svolto dai due chitarristi.
    Gli unici difetti che sono riuscito a cogliere sono: la voce di The Holy, che in alcuni parti riesce a convincere abbastanza mentre in altre pare un pò troppo forzata, e la quinta traccia "Void", breve pezzo strumentale che non è assolutamente all''altezza del resto del demo, oltre purtroppo a una registrazione non nitidissima che non rende giustizia alla doti compositive del quartetto di Messina.




    "Mi auguro che un deal con una label non tardi ad arrivare, sarebbe un vero peccato non veder premiato il lavoro degli Exhuman..."

    VOTO 75
    RECENSORE Mad Butcher






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    From: Heavy Metal - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Gli Exhuman, band siciliana, registrano il loro secondo demo "Partition Of Disorder" dopo un cambio di moniker (da Undead) dovuto ad un caso di omonimia con un''altra band nostrana.
    Nonostante la registrazione "casalinga" devo ammettere che il risultato è davvero soddisfacente, anche se ad un''ottima registrazione delle chitarre non corrisponde una eccelsa registrazione della batteria.
    La band ci propone un death metal non confinato nelle sue classiche regole ma cerca di trovare nuove strade attraverso l''uso di melodie e drastici cambi di tempo. Sia nella prima "vera" canzone "NoReactionCode" che nella successiva "Chaos Of Fragment" si sentono molto influenze di gruppi "storici" come Death e Slayer, anche se la band riesce ad emergere per originalità e buon gusto nel songwriting.
    Ottime le esecuzioni dei chitarristi Phobos e Mordor mentre non mi è piaciuto il cantato di The Holy, a mio avviso poco aggressivo e simile ai cantanti death dei primi anni ''80. "Tasted By Welfare", la canzone conclusiva di questo breve ma interessante demo, è quella che mi è piaciuta maggiormente dove, nonostante un riff iniziale troppo alla Morbid Angel, si riescono a giudicare meglio le buone qualità tecniche del gruppo, abile nei cambi di tempo senza stravolgere totalmente l''impatto musicale (è un peccato pero'' l''assenza della doppia cassa).
    Cinque song sono piu'' che sufficienti per esprimere un buon giudizio su questo lavoro, sperando che la band perseveri nel voler raggiungere un loro sound piu'' personale. Complimenti anche per la grafica del cd.



    Voto: 7,5
    Davide "Mad" Mancini





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    From: Metallo Italiano - EXHUMAN - Partition of Disorder


    I messinesi Exhuman giungono con questa release al secondo lavoro pubblicato, dopo una prima demo edita sotto un altro monicker (Undead, cambiato per problemi di omonimia) e che da quanto ho appreso dalla biografia inviatami, consisteva in un Black Metal dalle tinte fortemente Old Style. Gli Exhuman di oggi hanno messo totalmente da parte quel tipo di sonorità, per dedicarsi a una sorta di Death Metal contaminato con richiami al Thrash di matrice svedese ma non solo. Sembra chiaro comunque che fra le prime fonti d''ispirazione della band ci siano i Death del compianto Chuck Shuldiner; certe ritmiche particolarmente ricercate, il riffing tecnico e melodico allo stesso tempo e soprattutto la presenza di parti con tempi "difficili" ove gli strumenti fanno da protagonisti, lo confermano ampiamente. Bisogna tuttavia notare che il gruppo, sebbene dimostri di possedere buone doti tecniche, ha ancora molti punti su cui lavorare; gli arrangiamenti non sempre convincono e l''approccio vocale è sicuramente da migliorare. Penso che questi difetti siano dovuti alla difficile scelta stilistica intrapresa da questi ragazzi, cercare di suonare in modo tecnico e "progressivo", dando allo stesso tempo ai brani una struttura salda, convincente e non troppo dispersiva, non è semplicissimo, specie se consideriamo che questa è la prima prova impiantata su questo genere che il combo ha partorito. Quello che ho sentito in questo dischetto (che tra l''altro gode di un ottimo artwork e di una buona registrazione) lascia comunque ottime speranze per il futuro. Se il gruppo saprà lavorare un po'' meglio sulla continuità dei singoli pezzi non escludo assolutamente che la prossima demo potrà risultare migliore.


    Giuseppe Aguanno




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    From: Dheadbangers Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Nati come band black metal nel 1998, i messinesi Exhuman, grazie al fatto di non essersi mai preclusi altre soluzioni, maturano il loro stile e arrivano alla registrazione di questo secondo demo in cui di black rimane alla fine ben poco. Ci troviamo infatti di fronte ad un lavoro per lo più death (ovviamente ‘melodico''… nessuno più si avventura nel buon vecchio death di una volta…), con piccoli spunti thrash. Non me ne vogliano i ragazzi del gruppo e in particolare Tha Holy, ma mi tolgo subito il sassolino dalla scarpa: la voce non mi ha convinto per nulla, anzi, non mi è proprio piaciuta. Non è incisiva, non graffia, non scuote (c''è da dire che neanche la registrazione gli dà un grande aiuto, più che buona per gli strumenti, abbastanza insufficiente per la voce)… Non è né growl né screaming, è monotona… Il che è un peccato, perché finisce con il danneggiare il gruppo intero. Il cd, infatti, non è affatto male, proponendo soluzioni molto interessanti a livello ritmico e compositivo, però sarò sincero… Ho avuto non poche difficoltà ad ascoltare più volte il cd, proprio a causa della voce. A questo punto, visto che The Holy si occupa anche del basso, consiglierei al gruppo di trovare un cantante vero e proprio… Ma veniamo ai brani… Come detto la band si muove lungo binari death, ora più melodici, ora più tecnici, ma lo fa sempre con grande cognizione di causa. Non ci sono riff buttati lì a caso, i brani sono molto ragionati e ben strutturati. Ottimo il lavoro ritmico, sia in fase chitarristica che per quanto riguarda basso e batteria. Un lavoro che alla fine fa crescere le song nella loro interezza, rendendole varie e personali. Dei quattro pezzi presenti (se si escludono l''intro e la quinta traccia che è un brevissimo strumentale) mi ha colpito particolarmente la conclusiva “Tasted by welfare”, che dopo un inizio lento e morboso esplode con un up tempo molto serrato. Il che è abbastanza raro nella musica degli Exhuman che prediligono ritmi più lenti, senza mai esagerare in velocità. In definitiva un cd consigliato a chi all''headbanging selvaggio preferisce la musica più ragionata, con ottime armonizzazioni, belle soluzioni in fase solista e ottimi spunti melodici.

    Voto: 6,5/10
    (Dulnir)





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    From: Raw&Wild Zine - EXHUMAN - Partition of Disorder



    Quello proposto dai messinesi Exhuman, è un black metal crudo ma anche abbastanza elaborato, scorrevole e dinamico nei suoi riffs. Decisamente un passo avanti per la band, che agli inizi era dedita ad un black metal molto più crudo, e “Partition of Disorder” è la prova di questa evoluzione.
    Gli Exhuman si formano nel 1998 a Messina e nell''ottobre 2001 incidono un demo auto prodotto sotto il moniker di Undead. A causa di un''omonimia con un altro gruppo metal italiano, la band muta il proprio nome in Exhuman. Immediatamente la band dimostra una buona apertura mentale verso molte altre sonorità senza cristallizarsi nel proprio genere.
    Il quartetto, composto attualmente da The Holy (bass/vocals), Grendel (drums), Phobos (guitars) e Mordor (guitars), autoproduce nel periodo di febbraio/aprile 2003 “Partition of Disorder”. Nonostante l''autoproduzione, il cd è registrato in maniera molto professionale.
    I sei brani presenti sul cd presentano miscele di riffs crudi e pesanti fusi con melodie black accattivanti. La band, comunque, in virtù della sua apertura mentale, non disdegna, in alcuni punti, inserti di natura death/progressive.
    In generale, il sound del cd si dimostra scorrevole e coerente, senza eccessive variazioni; il che dimostra una maturità ed un equilibrio nel saper dosare la varietà, cosa che va sicuramente a vantaggio della band.
    Rimane da curare un po'' l''originalità dei brani.


    AN




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    From: Metal Maniacs - EXHUMAN - Partition of Disorder


    Fa sempre piacere vedere bands che con la propria musica cercano di rifuggire alla più becera banalità mirando alla creazione di un sound il più possibile personale e ricercato. Gente onesta e appassionata come questi Exhuman, un gruppo che, con il loro secondo lavoro "Partition Of Disorder", ci mostra come sia possibile non suonare in modo troppo stereotipato semplicemente facendo leva su di un miscuglio tra i propri generi preferiti. Le lodevoli intenzioni del quartetto in questione si concretizzano in un Death Metal articolato e ricco di soluzioni di ampio respiro, uno stile sicuramente non ristretto ad una singola branca dell''Heavy, ma in cui si possono scorgere chiaramente le influenze degli dèi Death (R.I.P.), Morbid Angel e Kreator. Direi che questo sia un discreto punto a favore della band, sicuramente una buona base di partenza, ma purtroppo mettere in pratica dei pur apprezzabili propositi come questi non è cosa facile, e così la musica degli Exhuman non sempre riesce a risultare competitiva. Spezzo una lancia a favore dell''ottimo gusto melodico degli assoli di chitarra, ma per il resto si ha la sensazione che ci sia ancora molto su cui lavorare: innanzi tutto una voce sforzata e sgradevole non dà la giusta spinta ai brani degli Exhuman, in secondo luogo ritengo che dovreste concentrarvi di più sulla struttura delle vostre composizioni in modo da renderle più organiche e lineari, piuttosto che farle sembrare un''accozzaglia di ritagli sonori connessi tra loro alla meno peggio. In parole povere, le vostre canzoni non funzionano come dovrebbero, ed un suono indecente, unito alla non eccelsa prova del batterista Grendel, non fa che ingigantire a dismisura le lacune tecnico-compositive della band. Il lavoro svolto dagli Exhuman sul presente demo tradisce comunque una discreta voglia di fare, e penso che con una certa dose di esperienza in più ed un''attitudine orientata verso una più spiccata professionalità, il salto di qualità non sia troppo lontano dall''arrivare. Auguri...


    Voto: 5,5
    Matteo Buti




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    UNDEAD REVIEWS




    From: Grind Zone nr.8/2002 December/January Italian edition

    UNDEAD - UNDEAD


    La loro Bio mi ha per modo di dire ''intenerita'', ritrae al pieno gli sforzi di 5 ragazzi di buona volontà di produrre il loro genere in una landa che offre poco o niente. Un ''Bravi'' va detto già solo per questo. La demo in questione è autoprodotta e, calcolando la scarsità di mezzi, il lavoro svolto è molto buono. Ottimo riffing, melodico ma graffiante al contempo e dona una vena di personalità notevole ai 3 brani qui presenti. Peccato il drumming trascinato e un pò pigro (colpa della registrazione), ma quella vocetta gracchiante mi riporta ''ai bei vecchi tempi''...


    voto: 7/10 (recensore: Valentina Dimitri)






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    From Shapeless ''zine - UNDEAD - Undead


    Gli Undead sono un quintetto di Messina (due chitarre, basso, batteria e voce) che propone un death metal di chiara influenza floridiana. Il demo contiene 4 tracce, ossia una intro e 3 canzoni. La prima canzone ("Lord Of The Underland") è quella più riconducibile al thrash, più diretta e più adatta ai concerti, mentre le altre due ("The Path" e "At Night") sono più elaborate, e si ispirano al death metal più ragionato.
    Il demo è stato registrato in maniera "casalinga", ossia con l''uso di uno dei computer dei ragazzi del gruppo (in particolare del chitarrista Mordor), il risultato è buono visto il metodo adottato, ma si sente la differenza con i demo registrati negli studi. Il mixaggio è stato eseguito bene, non ci sono pecche grossolane, il problema è nella resa degli strumenti, soprattutto delle chitarre che risultano essere ovattate e perdono potenza. Ma è e resta un demo, quindi, come dico sempre, non si può pretendere la perfezione.
    La confezione è molto buona, con un libretto di due pagine stampato a colori che comprende pure i testi. L''immagine di copertina dividerà le critiche... ci sarà chi dirà "cheppalleee, un''altra copertina con una radiografia", e chi dirà "wow, figata sta radiografia!"... io personalmente sono della seconda opinione, bella l''immagine e bella l''idea di renderla in rosso. L''unico appunto che faccio è la mancanza dei contatti, ma presumo che assieme al demo il gruppo invii anche la bio (io l''ho ricevuta per mail) e qualche flyers coi contatti del gruppo.
    Le canzoni sono godibili, hanno un buon tiro, ma onestamente non colpiscono in maniera particolare. Specie nelle ultime due canzoni il gruppo cerca di fare qualcosa di personale, qualcosa che non sia riconducibile ai classici canoni del death metal, ma secondo me non ci riesce in pieno, in quanto per tutta la durata dell''ascolto ho sempre una sensazione di "già sentito". Come dicevo gli strumenti si riescono a distinguere senza problemi, e tecnicamente i ragazzi se la cavano, anche se non si mettono a fare cose troppo complicate. La voce è a metà tra lo screaming ed il growl (forse un po'' più verso lo screaming), sembra potente e graffiante, ma bisognerebbe sentirli dal vivo, sempre per il solito discorso sulla registrazione.
    In conclusione è un buon demo che mi sento di consigliare a chi vive di underground e cerca di conoscere quali possono essere i gruppi che potranno fare strada. A chi invece si avvicina per le prime volte all''underground e cerca dei demo di death metal da comprare consiglio di cominciare con altri gruppi, si trovano prodotti migliori in giro. Agli Undead dico di continuare a lavorare sodo, da quanto si capisce hanno delle capacità molto buone, ma devono sviluppare ancora il loro stile e fare più esperienza (anche se hanno l''handicap di vivere in Sicilia con i conseguenti problemi per trovare posti dove suonare dal vivo purtroppo). Questo demo per me è un lavoro di transizione, mi aspetto cose migliori da loro, e non credo che sarà questo lavoro a farli sfondare.


    Voto: 7 (teonzo - Febbraio 2002)




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    From Metallo Italiano - UNDEAD - Undead



    Nessuna nota biografica accompagna il cd dei siciliani (almeno suppongo) UNDEAD, per cui non so dire ne da quanto tempo siano in circolazione, ne se il lavoro in mio possesso sia stato preceduto da altri. Ciò che noto immediatamente è l''abisso esistente tra il package del lavoro rispetto alla qualità dei suoni dello stesso cd, che risulta veramente buona chiara nitida e potente, anche se la resa della cassa risulta leggermente confusa, ma l''assenza di ogni qualsivoglia informazione non mi permette di dirvi dove gli UNDEAD abbiano effettuato la registrazione. Solo ora mi accorgo che nella copertina b/n fotocopiata non compaiono neanche i titoli dei 4 pezzi per quanto siano presenti le foto dei nostri. Gli Undead suonano fondamentalmente thrash con evidenti infiltrazioni black, ma la cosa che mi ha stupito di più è la subliminale ma intensa presenza degli Atheist, quelli del primo album "Piece of Time", nel background della band; una componente questa che non si risolve mai in plagio ma in una esaltante e matura espressività dello stile proposto. Datemi retta! questi ci sanno davvero fare e si sente; pezzi brevi intensi e incazzati, qualche tirata grind perfettamente inserita nel resto del contesto, cosi come lo screaming del cantante, aperture armonizzate suadenti ed affascinanti. Ad accompagnare doverosamente il tutto traspare una buona preparazione tecnica ed una eccellente pulizia d''esecuzione. Se vi piace il genere e siete dei demo-trader non fatevi scappare questa piccola gemma, sperando che in qualche modo saltino fuori i contatti del gruppo (grazie al buon vecchio Google li ho trovati!, ndPaolo)



    Luca Di Martino



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    From Haternal - UNDEAD - Undead



    Arrivano da Messina questi Undead fautori di un discreto Trash/Black nostrano.
    Incomincerei la recensione denunciando le difficoltà riscontrate dalla band nel registrare e comporre questo demo di 10,40 minuti e nella dichiarazione (da parte loro) di una scena cittadina inesistente, notizia che non giungerà nuova più o meno in nessuna parte di Italia.
    Difficoltà che non debbono stupire visto che i costi/problemi monetari sembrano essere il comune denominatore della maggior parte delle bands provenienti dalla nostra malandata penisola. Effettivamente la registrazione non è assolutamente di qualità eccelsa, ma considerando l''autoproduzione e l''auto registrazione non si può di certo affermare che i nostri se ne siano stati con le mani in mano! Sulle note biografiche leggo che i pezzi sono stati partoriti, arrangiati e registrati in nove mesi, tempo durante il quale l''intera band si è concentrata al massimo per dare sfogo alla violenta voglia di esprimersi ed il risultato, almeno in parte , pare raggiunto.E'' per me davvero difficile recensire un demo di 10 minuti perché in un simile tempo ogni giudizio potrebbe apparire superficiale, ad ogni modo, son qui per questo e dunque…
    Si parte con il solito Intro….del tutto sorvolabile. Il secondo pezzo intitolato : "Lord of the Underland", è una discreta canzone di stampo Trash/Black, composta per la maggior parte da due riffs molto orecchiabili. Se da un lato il grande pregio di questa canzone è proprio l''orecchiabilità, dall''altro si cade già da un primo ascolto nella monotonia…d''altra parte è impossibile pensare di riproporre i soliti 2 riffs per la durata quasi totale di una canzone. Con "The Path" si continua su tonalità pressoché identiche, qui però la varietà di riffs è decisamente più vasta e le melodie di chitarra più accattivanti. Il promo finisce con "At Night", canzone che parte con un piacevole giro di basso e che finalmente si lascia andare a tempi un po'' più tirati (anche se per una manciata di secondi) per poi ritornare a macinare ritmiche decisamente più lente. Venendo alle conclusioni finali direi che la voce di: "The Holy" non è malvagia anche se troppo statica, la batteria non è di certo ultraviolenta o ultratecnica, ma comunque a tempo e ben calibrata, mentre le chitarre, dal canto loro, dimostrano di saperla decisamente più lunga rispetto ai loro compagni di viaggio. Magari con una registrazione qualitativamente superiore e con un minutaggio maggiore il voto finale potrebbe essere incrementato, per ora però i dubbi ci sono e rimangono, soprattutto per l''offerta musicale un po'' troppo monotona. Spero di ricevere presto un altro demo di questi Undead e di essere smentito da un sound molto più violento ed aggressivo, con ritmiche assassine ed un cantato molto più ispirato e corrosivo! In complesso questo demo non può non essere sufficiente, soprattutto grazie alla buona prova delle due chitarre, per il momento però, è impensabile andare oltre.


    VOTO: 6/10
    recensore: Asmodeo
    21/11/2002

    Da qui http://www.exhuman.net/home/media.php scaricate qualche files... :D
     
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