Mad Sin

Lo squinternato combo berlinese capitanato dal singer e polistrumentista Big "Koefte" Deville sforna un nuovo grottesco platter di punk/rock'n'roll dalle tinte horror (leggasi anche Psychobilly), concettualmente ben distante dalle ossessive litanie macabre dei leggendari The Cramps, conseguentemente indirizzato verso lidi prettamente melodici seppur non intrisi di zucchero sino alla spina dorsale. L'abilità tecnica di questi ragazzi è al di sopra della media nel genere, fattore che si rivela determinante nel catturare la nostra attenzione per tutta la durata del lavoro, il quale si rivela stilisticamente eterogeneo e ricco di sfumature. L'assalto frontale di "Fuel For Brain" e l'esplicita (con tanto di gioiosi mugolii femminili) "Generation 69" mostrano il lato più duro e senza compromessi del gruppo, mentre "To Walk The Night", "Dead Moon" e "Houdinis Pool" svelano l'animo più romantico e in qualche modo decadente di questi ragazzi senza per questo tralasciare in secondo piano la melodia. "Point Of No Return" dopo una partenza al fulmicotone sfocia in un refrain irresistibile, mentre "Not Invited" è una song easy listening che strizza l'occhio al punk meno irruento che potrebbe essere un potenziale smash single nelle chart indipendenti. Diciotto anni di carriera orgogliosamente underground e otto full length alle spalle sono una prova tangibile che i nostri sono poco fumo e tanto arrosto. Consigliati senza riserve!