Jadis

Neo-Progressive Rock

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  1. -XaPHaN-
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    www.youtube.com/watch?v=4KZolo4vQF4&feature=player_embedded

    Riporto un intervista fatta loro:

    1. Puoi raccontarci la storia ed i cambi di line up nel gruppo?

    Ebbene ammetto che è difficile fare una formazione stabile nei Jadis, ci sto tentando, credo che nel corso degli anni ci siano stati circa 14 musicisti che si sono alternati. Ho sempre desiderato avere una band che suonasse canzoni originali, sin dai tempi della scuola, dove chiuso nella stanza di musica ho passato tempo ad imparare a suonare la chitarra. Li per la prima volta misi su una band con un batterista ed un bassista…credo che non eravamo molto bravi nel suonare , ma a noi questo non interessava, l’importante era essere originali. Abbiamo sin da allora avuto problemi di line up, ma mai e poi mai ho pensato un solo attimo a rinunciare a suonare musica con una band, questa per me era ed è molto importante. L’intera storia dei Jadis è troppo lunga da sintetizzare in una intervista….posso assicurarti che è comunque molto interessante e divertente.

    2. Con “Fanatic” siete ritornati alla formazione originale, quali emozioni sono scaturite?

    E’ stato grande tornare a lavorare con John Jowitt e Martin, Orford (IQ) perché loro sono ottimi musicisti e ragazzi veramente divertenti con cui viaggiare. Sono particolarmente felice di essere ritornato a suonare dal vivo con John perché è un elemento che aggiunge qualcosa in più nell’ effetto scenico delle nostre esibizioni.

    3. Siete spesso paragonati agli IQ, è una cosa che vi gratifica o no? Quali sono le differenze far Jadis ed IQ?

    Non ho mai pensato che ci fossero molti punti in comune tra Jadis ed IQ, credo che tutti e due abbiano stili molto diversi. Gli IQ hanno un sound che punta molto sulle tastiere, mentre i Jadis preferiscono comporre melodie sulla chitarra e voce. Noi non facciamo moltissima musica strumentale come gli IQ. Quando nel processo di scrittura alcuni suoni o idee sono simili agli IQ, immediatamente cambio direzione perché è molto importante per me tenere lo stile Jadis, a maggior motivo quando ci sono due elementi degli IQ nella line-up.

    4. Riesci a vivere di sola musica o fai anche altri lavori?

    Guadagno soldi anche come insegnante di Tap dance e pitturando il sopra dei sottomarini di arancio brillante!!!

    5. E’ servito molto tempo per realizzare l’ultimo album?

    Davvero non basta mai quanto desideri, comunque lavoro meglio sotto pressione, quando c’è un termine massimo per le prenotazioni dello studio per registrare le parti di batteria. Diciamo che per realizzare il 70% dell’album servono approssimativamente 10 mesi,incluse incisioni e missaggio.

    6. Cosa ci dici riguardo i nuovi brani?

    La maggior parte delle canzoni su questo album hanno significati individuali, proprio all’opposto dell’album intero che di per se è un concept.

    “Standing Still parla della frustrazione che si ha nell’affrontare le ambizioni della vita, tutti i suoi problemi nell’affrontarli ed il modo di aggirare gli ostacoli.

    "Who I Am" è inspirato da un articolo che ho letto riguardo un giovane sperduto che stato ritrovato in una spiaggia inglese, in possesso di una totale amnesia e che non aveva nessuna idea di chi lui fosse e nemmeno dove si trovasse. Solo in seguito venne nominato il suonatore di pianoforte, perché anche se non aveva più memoria sapeva suonare come un concertista.

    "Need To Breath” descrive quando qualcuno è assillato da una persona parassita, la quale lo costringe ad esaurire la propria personalità e di privarlo di ogni energia.

    "Theres A Light”, si parla di due persone che non si capiscono molto bene, ma che all’improvviso, dopo molti anni, scoprono le loro buone qualità reciproche e finalmente la loro relazione si “accende”.

    "Make Me Move" è divisa in due parti, una più aggressiva che sonda le argomentazioni riguardo le guerre di religione e di territorio e la seconda più tranquilla e corale dove pensiamo alle persone innocenti che hanno perso la vita in questi contesti.

    7. Avete sperimentato anche nuove idee e nuove tecnologie, cosa ci dite?


    Sì su questo album abbiamo usato molta più tecnologia, in primo luogo molto è stato scritto ed assemblato nella casa di protools che è una casa di registrazione a 32 piste. Questa ci ha consentito più libertà e di dare sfogo alla nostra creatività, così abbiamo potuto sperimentare molto . Penso veramente che protools ha dato ai Jadis l'opportunità di suonare precisamente ciò che volevano. Abbiamo usato anche molti Drum Loops e sequences, mentre con "Standing Still” abbiamo raggiunto il risultato con alcuni minuti di “Funky” suonando drumbeat ed overlaying con dei semplici modelli di organo. Pur essendo molto semplice penso che sia molto d’effetto. Ho preso in considerazione la possibilità di suonare le tastiere anche dal punto di vista del chitarrista, per aggiungere qualcosa di nuovo.

    8. Secondo me la vostra musica è a volte forte e diretta ed altre molto più sofisticata e calma, con influenze Pop, due facce della stessa medaglia?

    Sono davvero felice di suonare nei Jadis perché sanno muoversi in entrambi gli ambiti emotivi, sia dinamici che lenti. Credo che questo sia molto importante, quando un brano è lungo e le idee sono tante c’è pericolo di perdersi in lunghezza rischiando di distrarre l’ascoltatore. Questo è anche il motivo per cui le nostre canzoni durano circa cinque minuti piuttosto che quindici.

    9.A cosa vi ispirate per scrivere la vostra musica?


    Non è semplice essere sempre ispirati, passo molto tempo a suonare la chitarra e a cercare buone idee, a volte facendo anche jam con Steve. Se poi sono qualche volta di cattivo umore me ne esco con suoni molto distorti che ,ad essere sincero non mi dispiacciono affatto. Quando invece scrivo i testi mi piace stare nel bosco, oppure in una spiaggia, ma mai troverei ispirazione in una stanza chiusa.

    10.L’immagine immortalata nella copertina del nuovo album è un po' strana, cosa rappresenta?


    L’opera è di mio fratello Geoff, lui mette in immagine tutto quello che gli passa nella mente mentre ascolta la nostra musica. La cosa buona è che in una sola immagine complessa è sempre riuscito a racchiudere tutto quello che i Jadis hanno voluto dire nell’intero disco.

    11. Potresti descriverci brevemente i vostri album?

    "More Than Meet The Eye”" E’ stato un album importante per noi perché questo è valso l’opportunità di avere un contratto ed è stato anche la prima volta in cui io e Martin scrivemmo insieme materiale. Nacquero canzoni come “Sleepwalk”, “Wonderful World” e “Holding Your Breath”.

    "Across The Waters".....Come dice la critica, il difficile secondo album, specialmente dopo il buon esito del debutto “More Than Meets The Eye” e le sue positive critiche. Era più facile fare un passo indietro, difficile da bissare, pur avendo all’interno sempre ottimi elementi Jadis.

    "Somesault"..Credo che molte persone pensarono che con questo album avevamo perso il nostro modo di essere. E’ e sarà considerato come uno dei nostri album più sperimentali. Non incontrò nemmeno i favori della critica e sono sicuro che i fans si aspettavano qualcosa di più immediato. Abbiamo colpevolmente tentato di mettere troppi temi ed idee nelle canzoni e di conseguenza ciò venne accusato di essere un po' troppo diverso. Personalmente mi piace molto, mi dispiace che non sia considerato fra i migliori.

    "Understand" - Mi piace questo cd, come testi probabilmente è il più personale di tutti. C’è anche la rivisitazione di un nostro vecchio brano strumentale di quindici anni fa, dal tema centrale molto forte.

    "Fanatic" – Sono certo che questo album è più di una concezione artistica. Come tutte le persone rimasi colpito dai tragici avvenimenti del 9 /11, sentivo che dovevo scrivere cose al riguardo, " What Kind Of Reason " sembra riassumere il tutto piuttosto bene.

    12. Avete inciso sei album in studio in quattordici anni, certamente non siete una band prolifica, ci sono delle determinate ragioni?

    La ragione principale per cui non siamo prolifici dipende esclusivamente da me. Fra un album ogni dodici o diciotto mesi è pericoloso, rischi di saturare l’interesse, specialmente quando fuori nel mercato ci sono gia numerosissimi gruppi che lo fanno. Invece così quando usciamo con un nuovo cd, questo viene preso come un evento e l’anticipazione della notizia viene presa come un eccitante in più. Credo che sia meglio così.

    13. Oggi gli artisti di Prog inglese sono molto pochi e la scena è povera rispetto alla sua tradizione, come si vive questa situazione?


    Io penso l'opposto, oggi ci sono troppe band di musica Prog, ma il problema è che la maggior parte di loro non sono buone, non hanno uno stile unico. La maggior parte di loro si limitano felicemente a copiare i suoni degli anni ’70. Spesso purtroppo sono cattive imitazioni.

    14. Quando hai iniziato a suonare, la musica Prog non era molto popolare, oggi invece ci sono molti gruppi e Labels, cosa è cambiato?

    Non so il perché oggi ci sia più Prog, non è nemmeno un genere popolare e sono sicuro che chi agisce in questo territorio non stia facendo nemmeno soldi.

    15.I fans della vecchia scuola di Rock Progressive tendono a considerare i gruppi di oggi come "Regressive" per la loro mancanza d’innovazione e di creatività , non guardando mai al futuro ma solo al passato…. Cosa ne pensi?

    Ai fans piace ascoltare bands che combinano diverse influenze, anche io ascolto molto i vecchi gruppi, amo i Genesis ed i miei album preferiti sono “Trick Of The Tail" e "Wind And Wuthering" ma mi piace ascoltare anche i Rush o i Crowded House And The Tubes.

    16. Cosa pensi della nuova scena Progressive, cosa c’è di buono?


    Non credo che la scena Prog sia cambiata moltissimo, spero che la nostra musica piaccia anche a chi non ascolta questo genere e giudicando dalle recenti recensioni di Photoplay sembra che ciò stia accadendo.

    17. Quali sono le nuove bands che recentemente hai ascoltato e che ti piacciono?

    Sì, ascolto molto ed uno dei gruppi che più mi hanno entusiasmato sono i Porcupine Tree.

    18. La vostra musica è una riflessione di quello che sta accadendo nel mondo o è un mezzo per fuggire dalla realtà?


    Nessuno, penso che la musica può essere qualsiasi cosa che tu vuoi che sia. Io scrivo molto , come ti dicevo prima, su fatti realmente accaduti, personali o addirittura di narrativa, non c’è una particolare formula, tutto è aperto a qualsiasi interpretazione.

    19. Questi per la nostra esistenza sembrano essere tempi molto oscuri, secondo te cosa c’è da cambiare al più preso possibile nel mondo?

    Liberarsi di ogni religione fanatica, dei suoi seguaci e predicatori.. questo gia sarebbe un inizio molto buono.

    20.Qual’è la più grande sfida per il vostro futuro?

    Trovare l'attenzione di media della quale la nostra musica ha bisogno, sarebbe una cosa meravigliosa se alcune delle nostre stazioni radio approvvigionassero la musica che i Jadis crea…

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  2. Jake F. Aces
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    Carini, non si grida al miracolo, ma neanche allo schifo.
     
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  3. N0rgel
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    Gradevole quella nel link, appena posso mi procuro qualcosa :ahsisi:
     
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2 replies since 19/5/2010, 14:55   99 views
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