Rory Gallagher

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  1. Rock'n'Rolf
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    Rory Gallagher (Ballyshannon, 2 marzo 1948 – Londra, 14 giugno 1995) è stato un chitarrista blues/rock irlandese.
    Inizia a suonare la chitarra all'età di 9 anni ispirato da grandi musicisti come Muddy Waters, Leadbelly e Woody Guthrie. Nella seconda metà degli anni '60 Rory si trasferisce a Londra. Qui da vita ai Taste, con il bassista Eric Kitteringham e il batterista Norman Damery, entrambi provenienti dagli Axels, con i quali inciderà materiale che apparirà solo successivamente in Tattoo. In seguito cambia la formazione con Charlie Mc Kraken al basso e John Wilson alla batteria. Con la sua nuova band Rory incide 3 album e due live, tra cui una formidabile esibizione al festival dell'isola di Wight. I Taste, forti di un hard blues muscolare e grezzo (ne è un esempio la rilettura di Sugar Mama, da Taste), si avvicinano ai grandi trii del momento (Jimi Hendrix Experience, Cream).
    L'album On The Boards riesce meglio del precedente e permette di apprezzare Gallagher come chitarrista eccellente, cantante acutissimo, autore dallo stile particolare, sassofonista e armonicista.
    I Taste si sciolgono nel 1971 per decisione di Gallagher, deciso ad avviare una stupenda carriera solista. Mc Kraken e Wilson creano così gli Stud e in seguito il primo dei due svolgerà una buona carriera da sideman con Kevin Ayers, Medicine Head e altri, mentre del secondo si perderanno le tracce.

    Gallagher intraprende la carriera solista, formando una band con il bassista Gerry Mc Avoy e il batterista Wilger Campbell, ed esordisce con un buon album omonimo nel 1971, contenente Sinnerboy, e prosegue con l'ottimo Deuce, contenente alcuni classici come I'm Not Awake Yet, Used To Be, Don't Know Where I'm Going e soprattutto Crest Of A Wave.
    Dopo un live nel 1972,nel 1973 appare Blueprint, album di buon successo nel quale figurano anche i nuovi musicisti Lou Martin (tastiere) e Rod De'Ath (batteria).
    Nello stesso anno esce anche Tattoo, altro album di buon successo, nel quale la band si diletta a sperimentare diversi stili, con eccellenti risultati. L'album presenta canzoni a sfondo R'n B tinto di jazz (They Don't Make Them Like you Anymore), funk (Livin' Like a Trucker), oltre a pezzi acustici (20:20 Vision, Who's That Coming) e heavy (la famosa Cradle Rock) e ad alcuni capolavori come Tatoo'd Lady e A Million MIles Away.


    Il Rory Gallagher Corner nel quartiere di Temple Bar a Dublino (Ireland)
    Segue il live Irish Tour, giudicato quasi unanimamente il suo capolavoro; le sue esibizioni dal vivo lo fanno presto diventare un idolo delle masse. Rory ha così pubblicato ben 6 album in soli 3 anni .
    Against The Grain è un album hard rock anche se intermezzato ad alcuni splendidi pezzi acustici, tra cui la rilettura di Out On The Wester Plain, mentre Calling Card è uno degli album più disuguali di Rory Gallagher, in esso, infatti, arriva perfino a toccare il jazz e, grazie all'amicizia con Roger Glover, arriva a sperimentare anche un sound simile a quello dei Deep Purple nella canzone Moonchild.
    A questo punto lasciano la band Lou Martin e De'Ath, costringendo Gallagher a continuare con il solo batterista Ted McKenna.
    Nel 1978 arriva quindi Photo Finish, album che spazia molti generi e che sforna ottime canzoni come Shadow Play, Overnight Bag, Cruise On Out e Shin Kicker, tutte a carattere hard rock pur avendo influenze di altri generi (Cruise On Out ha evidenti riferimenti al R'n R). Fuel To The Fire, inoltre, ricorda molto A Million Miles Away.
    Top Priority continua il discorso hard rock e contiene la grandiosa Bad Penny, così come l'ottimo live Stagestruck.
    Jinx è un buon album e aggiunge due nuovi elementi quali Dick Parry, sassofonista che ha contribuito anche a The Dark Side of the Moon dei Pink Floyd, e Brinsley Schwarz alle tastiere: tuttavia il sound, a causa della nascita del nuovo rock elettronico, risulta un po' obsoleto e quindi Gallagher decide di cercare di dare il meglio in scena, nel quale propone il meglio del suo repertorio anche preso dai Taste.
    Defender, ritorno in studio dopo ben 5 anni, evidenzia un forte ritorno al blues, così come l'album seguente. Nel 1992 appare Bullfrog Interlude, ultimo album in studio che il cantante/chitarrista ha registrato durante la sua vita.

    La sua dipendenza dagli alcolici, infatti, lo costringe ad un trapianto di fegato nel 1994 che però non ha un buon esito. Rory Gallagher muore il 14 giugno del 1995 all'età di 47 anni. Il giorno della sua morte tutte le televisioni irlandesi interruppero i programmi, persino la BBC. I suoi funerali vennero trasmessi in diretta nazionale.
    Nel 1996 appare il primo album postumo, Blue Days for the Blues. Altre pubblicazioni postume sono BBC Sessions, che contiene registrazioni inedite sia dal vivo che in studio, e Wheels Within Wheels, pieno di outtakes e brani acustici con molti ospiti.

     
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  2. Absentia
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    Dio che grande.. Ascoltare Irish Tour è una cosa memorabile! E' stato veramente uno dei migliori nel suo contesto, per me quasi di più di SRV (anche se non è proprio lo stesso genere, Vaughan faceva Electric Blues), inconfondibile con la sua Telecaster e pienissimo di talento. Chissà quanta gente ignora che esiste un artista di questa portata.
    A Million Miles Away è la mia canzone preferita.
     
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  3. Rock'n'Rolf
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    ma allora esiste qualcuno che lo conosce XD
     
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    Voglio quella cazzo di chitarra.

    Comunque, siamo in tre. Grandissimo.
     
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3 replies since 2/12/2009, 20:02   98 views
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