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Sono davvero impressionanti questi ragazzi, alternano parti velocissime a parti lente e tranquille, sapendo accomunare alle due uno screamo che se devo dirla tutta non mi fa impazzire, ma comunque buono.
Dal punto di vista musicale, tutto ciò che un gruppo progressive/death deve avere, loro lo hanno.
MySpace:
http://www.myspace.com/persefoneband
(consiglio ''the wisper of man'' e tutto l'album ''core''). -
alkan.
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conoscevo da un pò sto gruppo(cercavo gruppi da parti del mondo particolari e mi sono imbattuto in questo gruppo di Andorra ),avevo ascoltato truth inside the shades,ma ora che mi ci hai fatto pensare cerco la discografia . -
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Menomale che non sono l'unico a filarmeli. A me è piaciuto un sacco Core, oltre a Truth Inside The Shades, rispecchia perfettamente le loro influenze progressive nel contesto death. Fantastici . -
metalvikingo.
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grandissimi, core è leggendario . -
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oh, figa . -
RequiemAeternam.
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Sono dei geni assurdi. Ho avuto la fortuna di conoscerli per caso con Truth Inside The Shades, capolavoro anche quello. Con Core hanno raggiunto dei livelli di songwriting mostruosi: sound sempre vario, inserti Prog spettacolari, stacchi magistrali, momenti strumentali intagliati perfettamente nel sound Death... Ne sono rimasto soddisfatto completamente.
E con Shin-Ken si sono ulteriormente evoluti. Se in Core la lunghezza delle canzoni poteva risultare leggermente - ripeto - leggermente deleteria, in Shin-Ken hanno trovato un modo diretto ed esente da troppi fronzoli per sputare in faccia la violenza dei riff. La parte Prog soprattutto nelle tempistiche è aumentata considerevolmente, e l'uso di strumenti tipici del Giappone contribuisce a dare quell'unicità ad un album che secondo me non potrà mai essere più ripetuto nella storia del Death progressivo. Il mini-concept "The ... Book" è alquanto geniale: The Water Book, The Wind Book, The Fire Book e The Void Book sono degli interludi strumentali che da soli valgono l'acquisto dell'album.
Spero andranno avanti in questa direzione, fino ad ora non ho avuto di che lamentarmi.. -
.CITAZIONE (RequiemAeternam @ 17/12/2009, 20:28)Sono dei geni assurdi. Ho avuto la fortuna di conoscerli per caso con Truth Inside The Shades, capolavoro anche quello. Con Core hanno raggiunto dei livelli di songwriting mostruosi: sound sempre vario, inserti Prog spettacolari, stacchi magistrali, momenti strumentali intagliati perfettamente nel sound Death... Ne sono rimasto soddisfatto completamente.
E con Shin-Ken si sono ulteriormente evoluti. Se in Core la lunghezza delle canzoni poteva risultare leggermente - ripeto - leggermente deleteria, in Shin-Ken hanno trovato un modo diretto ed esente da troppi fronzoli per sputare in faccia la violenza dei riff. La parte Prog soprattutto nelle tempistiche è aumentata considerevolmente, e l'uso di strumenti tipici del Giappone contribuisce a dare quell'unicità ad un album che secondo me non potrà mai essere più ripetuto nella storia del Death progressivo. Il mini-concept "The ... Book" è alquanto geniale: The Water Book, The Wind Book, The Fire Book e The Void Book sono degli interludi strumentali che da soli valgono l'acquisto dell'album.
Spero andranno avanti in questa direzione, fino ad ora non ho avuto di che lamentarmi.
Tipo una descrizione perfetta, anche se penso che già a Core erano molto molto formati tecnicamente.
Cazzo oltretutto il remake di Train Of Consequences dei Megadeth è alluppante in una maniera assurda, così come The Wisper of Man.
Che dire, me li stuprabbi tutti.
E uppate un po' sto geni, cacche.. -
RequiemAeternam.
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CITAZIONE (ToffHardcore__ @ 17/12/2009, 23:32)[...]anche se penso che già a Core erano molto molto formati tecnicamente.[...]
Assolutamente senza alcun dubbio. Di tecnica non è pressochè cambiato nulla. Quello che è cambiato è la loro concezione di Death sperimentale: le tempistiche sono in generale più tirate rispetto a Core, così come la componente Progressive dei riff e dei grove di batteria (che in alcuni punti arrivano a sfiorare l'irruenza del Thrash), i giochi elettronici psichedelici...insomma, è tutto molto più osato in Shin-Ken. E la cosa che mi sorprende è che tutto ciò non dà l'idea del minestrone senza alcun senso. Anzi. La loro genialità sta proprio nel far convivere situazioni musicali completamente diverse all'interno di scenari totalmente Death. E ciò, contornato da una buonissima esecuzione tecnica e da un'eccellente produzione, è quello che mi piace di più dei Persefone.. -
Master Of Carnage.
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la tecnica è mostruosa e come dice requiem,tutte le tipologie diverse di suoni che presentano sono ben mescolate fino a creare un giusto rapporto tra death,elettronica e quel pizzico di thrash che non ci sta mai male . -
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Master di thrash non c'è nemmeno l'ombra eh. . -
Master Of Carnage.
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gli spunti a volte ci sono,e poi cos'è sta cosa che mi chiami "master"? . -
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Nono non c'è niente.
E poi boh, è venuto così. -
Master Of Carnage.
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comunque bravi,punto . -
RequiemAeternam.
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CITAZIONE (ToffHardcore__ @ 19/12/2009, 13:18)Master di thrash non c'è nemmeno l'ombra eh.
Ascoltati l'ultimo e poi vediamo se non ci sono.. -
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Oh, ma thrash dove ragazzi? C'è quel death non troppo accentuato, ma quello è dato dalle influenze prog, dove fischia lo trovate il thrash? .