Ronnie James Dio

Il vostro parere

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  1. Cyber
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    Chi ascolta i Dio sa bene cosa ascolta. Raga date i vostri pareri riguardo a questo grandissimo vocalist e alla sua band, anche riguardo a formazioni del passato, e dite quale x voi è il miglior album registrato.

    ROCK N ROLL!!!
    cyber
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  2. Drunken Undead
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    Ho solo killing the dragon e nn è male...però mi dicono che il migliore sia Holy diver ......

    Cmq lo apprezzo molto come vocalist ..anche nell periodo Black sabbath
     
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  3. Steve Harris
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    Io ho Magica...bellissimo! Poi lui è un grande!
     
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  4. *AlexiS*
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    1 grande 1 grandeeeeeeeeeeeeeeeeeee io ho la collection!!.....ROCK 'N ROLL CHILDREEEEEN!
     
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  5. Da Master
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    è un grande!! anche se Master of the Moon non è che sia granchè... meglio Holy Diver!!!!
     
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  6. The Ancient Mariner
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    grande Dio, Ozzy c aveva visto proprio bene (per chi non lo sapesse l ha scoperto lui)!!!
     
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  7. *AlexiS*
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    è semplicemente mitico!*_*
     
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  8. skater85
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    Ho "The Last In Line",semplicemente meraviglioso!
     
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  9. Sixx^
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    CITAZIONE (The Ancient Mariner @ 8/7/2005, 22:03)
    grande Dio, Ozzy c aveva visto proprio bene (per chi non lo sapesse l ha scoperto lui)!!!

    infatti si sta parlando di ozzy mica di uno qualunque...
    cmq grande dio, holy diver predomina!!!!!!
     
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  10. Darkthrone
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    Grandissimo Dio ,grandissimo singer dei Rainbow,Black Sabbath e Dio io ho il the best ,Holy Diver e We Rock
     
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  11. *AlexiS*
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    io ho la collection.....mi piace tantissimo cantare inseguendo le sue tonalità!!ha un'espressività incredibile!!
     
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  12. the_sentinel
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    CITAZIONE (The Ancient Mariner @ 8/7/2005, 22:03)
    grande Dio, Ozzy c aveva visto proprio bene (per chi non lo sapesse l ha scoperto lui)!!!

    Non l'ha scoperto Ozzy ma Blackmore che poi l'ha preso tra le sue grinfie per cantare nei suoi Rainbow, poi, quando ozzy se ne andò dai Sabbath, Ronnie andò nel gruppo di Iommi

    Comunque grandissimo singer e, nonostante l'età, dal vivo è ancora grandissimo (l'ho visto al TIF )
    I suoi album piu belli sono Holy Diver, Last In Line e Dream Evil .... gli ultimi lavori sono un po sottotono rispetto al passato ( anche se gli un calo c'era gia stato da quando Vivian Cambell lasciò il gruppo)

    Comunque da avere tutti i suoi album con i Rainbow, i Sabbath e gli Elf!!!
     
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  13. shagrath
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    è un grande ecco la biografia:

    Ronald James Padavona è nato a Portsmouth, nel New Hampshire, ed è cresciuto con ideali cattolici in una famiglia Italiana a Cortland, New York. Ronnie iniziò a mostrare interesse per la musica all'età di 5 anni quando il padre lo incoraggiò ad imparare a suonare uno strumento musicale. Scelse la tromba, e iniziò a fare pratica. Suonava diverse ore al giorno. Aveva moltissimi interessi, tra cui lo sport, la musica e la letteratura romantica-fantasy. A quella età rimase affascinato dai cantanti lirici. Sentendo le loro voci così potenti, naque in lui il desiderio di imparare a cantare, con la ferma volontà di diventare ancora più bravo di loro, talmente bravo da far alzare la gente in piedi e farla rimanere a bocca aperta. Stranamente il primo luogo che scelse per mostrare le sue doti vocali fu nel coro della chiesa di famiglia. Il 1957 fu l'inizio della carriera di Ronnie; suonava in un gruppo musicale nella sua scuola insieme ad alcuni suoi compagni ed amici. Il gruppo si chiamava "The Vegas Kings", Ronnie suonava la tromba, il basso e contribuiva a qualche linea vocale. Successivamente cambiarono il nome del gruppo in "Ronnie & The Rumblers" e poi ancora in "Ronnie & The Red Caps" nel 1958. Suonavano in qualsiasi posto gli si presentasse davanti, dalle sale da ballo, alle feste, non gli importava, l'importante era suonare insieme. Il loro primo singolo "Lover/Conquest" fu pubblicato sotto etichetta Reb Record. Ne furono fatte più o meno 50 copie. Dopo aver registrato un altro singolo (Aa Angel Is Missing/What'd I Say), Ronnie decise che era tempo di cambiare. In questo periodo cambiò il suo cognome da Padavona a Dio. Il gruppo da quel momento si sarebbe chiamato "Ronnie & The Prophets" e non venne cambiato per parecchi anni. Il 1967 portò sette singoli e un live intitolato "Dio At Dominoes", registrato al ristorante Dominoes nel 1963. Ronnie lasciò il gruppo in quello steso anno ed entrò nei "The Electric Elves" con Nick Pantas, con i quali registrò un singolo. In questa occasione cambiarono il nome del gruppo in "Elves", per via della loro bassa statura. Con Ronnie alla voce e al basso, lui e il cugino Dave Finstein registrarono due singoli con gli Elves. E ancora una volta cambiarono il nome del gruppo in "Elf" nel 1972. Lasciandosi alle spalle il loro vecchio sound, gli Elf erano un gruppo blues-rock, un genere totalmente differente da quello che Ronnie aveva suonato in precedenza. Un bel giorno, durante un concerto in un bar, la loro performance catturò l'attenzione di Roger Glover e di Ian Paice (rispettivamente bassista e batterista dei Deep Purple). A Glover piaceva quello che stava sentendo e si offrì di produrre la band e di inserirla nei due due tour dei Deep Purple (dal 1972 al 1974). Gli Elf registrarono 3 album e firmarono per l'etichetta inglese Purple Records. Roger Glover inoltre chiese a Ronnie di apparire nel suo solo album "The Butterfly & Grasshoppers Feast" (1975), che regalò a Ronnie il suo primo disco d'oro per il singolo "Love Is All". Mentre era in tour con quelli che considerava i suoi idoli (li chiamava "The Deep Cool Guys"), l'amicizia con il chitarrista Roger Glover cresceva piano piano. Ritchie iniziava ad essere insoddisfatto della direzione che il gruppo stava prendendo e voleva cambiare aria, ed iniziare un nuovo progetto tutto suo. Ronnie e Ritchie scoprirono di avere molti interessi in comune, primi fra tutti il loro amore per i compositori classici come Beethoven e Bach, e il fascino che provavano per le storie di magia e fantasia. Gli Elf stavano per pubblicare il loro terzo album quando Ritchie chiese a Ronnie di prendere parte al suo progetto personale. Ronnie accettò, ma ad una condizione: doveva partecipare anche il resto della band, ad esclusione del chitarrista ovviamente. Non erano soltanto ragazzi con cui gli piaceva suonare, ma erano soprattutto suoi amici. Ritchie accettò e nel 1975 uscì "Ritchie Blackmores Rainbow". Nell'album Ronnie usava il suo nome completo, Ronnie James Dio, un'idea avuta da Blackmore. Il primo successo dell'album fu "Man of the Silver Mountain". Il gruppo si era orientato verso direzioni musicali differenti e sentiva che il sound che tanto cercavano sarebbe stato raggiunto solo con profondi cambiamenti all'interno del gruppo. Fu una cosa molto difficile per Ronnie, ma era sicuramente la cosa migliore per il gruppo, così disse addio ai suoi vecchi amici.

    Il successivo album superò qualsiasi aspettativa. Il 1976 fu l'anno della pietra miliare dei Rainbow, "Rising". Da quel momento il gruppo era conosciuto semplicemente come "Rainbow". Con l'aggiunta del batterista Cozy Powell, il bassista Jimmy Bain e Tony Carey alle tastiere, finalmente i due fondatori avevano trovato il sound che cercavano. Fu un album grandioso che non sarebbe stato possibile senza ognuno dei componenti del gruppo. Successivamente il gruppo bubblicò un live album intitolato "On Stage", che metteva in risalto il talento di ognuno dei suoi membri e può senza ombra di dubbio considerarsi uno dei più bei live dell'epoca. è triste da dire, ma purtroppo questo fu l'inizio della fine della carriera di Ronnie nei Rainbow. L'anno successivo uscì il terzo album dei Rainbow, "Long Live Rock-N-Roll", e da questo ne derivò il singolo "Kill The King". Un altro grandissimo album, ma Ritchie stava iniziando a perdere la visione del gruppo che fino a quel momento aveva condiviso con Ronnie. Voleva scrivere canzoni che avrebbero avuto più riscontro commerciale e voleva rimanere lontano dall'immaginario fantasy. Voleva un suono più pop per il gruppo, in modo da ampliare la schiera dei fan (con riferimento anche alle fan). Ronnie non voleva scrivere canzoni d'amore ma continuare con il suo stile, così lasciò i Rainbow nel 1979 senza alcun progetto per il futuro. In quel periodo Kerry Livgren, chitarrista dei Kansas, gli chiese di apparire come guest in un solo album. L'album si chiamava "Seeds of Change", ed trattava un tema religioso. Ronnie contribuì con due canzoni: "To Live for the King" e "Mask of the Great Deceiver". Successivamente, un fortuito incontro con Tony Iommi dei Black Sabbath portò Ronnie ad essere invitato ad un incontro con il resto del gruppo, ad eccezzione del frontman Ozzy Osbourne. Gli ultimi album con Ozzy alla voce, infatti, avevano fatto perdere interesse ai fan dei Black Sabbath. Iommi stava cercando qualcosa per rialzare la popolarità del gruppo, e a quanto pare aveva trovato quello che cercava. Ronnie avrebbe sostituito Ozz Osbourne all'interno del gruppo, e sarebbe diventato anche l'unico membro americano di una band formata esclusivamente da inglesi. "Heaven & Hell" fu pubblicato nel 1980, accompagnato dal forte desiderio da parte dei fan di sentire il nuovo, rivitalizzato sound dei BS. Ma c'era anche molto scetticismo al pensiero dei Sabbath senza Ozzy. Il primo singolo fu "Neon Knights", ma non fu sufficiente: i fano volevano altro, e un'unico dubbio continuava ad albergare nella loro testa: sarebbero stati i Sabbath che conoscevano anche senza Ozzy? Le melodie combinate con potenti riff furono la risposta che tutti cercavano. Ronnie combinò la sua immaginazione con l'occulto, e questo era esattamente quello che Tony Iommi stava cercando. Dopo un tour ed un album che riscossero un enorme successo, il successivo album sarebbe stato all'altezza? Il 1981 fu l'anno di pubblicazione di "Mob Rules" e anche l'anno in cui Bill Ward lasciò il gruppo. Lo sostituì Vinnie Appice, che sarebbe diventato molto amico di Ronnie, e con il quale avrebbe suonato per molti anni a venire. L'album si rivelò decisamente all'altezza del suo predecessore, ma non attirò mai l'attenzione che invece gli spettava. Così, dopo l'uscita del disco, il gruppo registrò il loro primo live album intitolato "Live Evil". L'album spaziava da canzoni classiche appartenenti al passato, a pezzi più recenti dagli ultimi due album. Durante il tour iniziarono i primi contrasti interni. Tony Iommi e Geezer Butler sentivano che l'attenzione di tutti era puntata esclusivamente sul loro nuovo frontman, togliendo interesse e riconoscenza a loro stessi. Iniziarono le accuse e i malcontenti all'interno del gruppo.
    Ronnie lasciò i Black Sabbath nel 1982, non sopportava più questa situazione. Formò un nuovo gruppo con il chitarrista Vivian Campbell e il suo vecchio amico Jimmy Bain. Con loro, Ronnie contava di dare quel suono "inglese" che tanto cercava. Il nome del gruppo portava il nome del suo elettrizzante frontman: "Dio", semplicemente. Per la prima volta nella carriera di Ronnie, aveva il completo controllo sulle direzioni musicali del gruppo. Facendosi carico di scrivere interamente testi e musica, Ronnie continuò a scrivere canzoni sulla magia e sulla fantasia. Pubblicarono il loro album di debutto "Holy Diver" nel Maggio del 1983, e immediatamente si formò una vasta schiera di fan, attirata dal loro feroce, duro e infuocato heavy metal. L'album fu considerato dalla maggior parte dei fan come il miglior disco di Dio, un album di classic heavy metal paragonabile a capolavori del calibro di "Rising" (Rainbow) e "Heaven and Hell" (Black Sabbath). "Holy Diver" era la conferma che Ronnie James Dio era tornato. Il secondo album fu intitolato "Last in Line", fu pubblicato sotto etichetta Warner nel 1984 e seguiva il cammino che Holy Diver aveva iniziato, accompagnato dalla cupa figura di Murray, la mascotte della band, presente nelle copertine di entrambi gli album. Durante il tour di "Last in Line" Dio potè sbizzarrirsi con scenografie egizie o effetti di luce e laser. Il tour fece il giro del mondo, e fu commemorato dall'uscita di un video live (sempre sotto Warner): "A Special from the Spectrum" fu registrato a Philadelphia, durante un concerto. Dopo questo tour, Dio perse parte della sua ispirazione musicale che l'aveva caratterizzato fino a quel momento. Nel 1985 uscì "Sacred Heart", un album che parlava di storie di draghi, cavalieri e maghi, e cercava di catturare lo spirito dei tempi di Re Artù, tanto apprezzati da Ronnie. Il tour che ne seguì portò all'uscita di un altro live video: "Sacred Heart - The Video", registrato sempre a Philadelphia. Questo tour vantava un set scenografico che fu votato come migliore di tutti i tempi dalla Pollstar. Con oltre 25 tonnellate di apparecchiature, un castel, una gigantesca palla di cristallo, laser e ologrammi. C'era anche un drago sputa fuoco alto 5 metri e mezzo metri che veniva poi ucciso da Ronnie e la sua poderosa spada. La canzone "Hungry for Heaven" riscosse un grande successo commerciale, e venne usata nella colonna sonora del film "Vision Quest". La canzone sembrava mostrare il lato pop di Ronnie, e a lui non piaceva affatto questa cosa. In quello stesso periodo Vivian Campbell iniziò a perdere motivazione e decise di intraprendere una direzione musicale diversa da quella dove lo stava protando Dio. Il 1985 fu un periodo piuttosto impegnativo per Ronnie. Dopo "Sacred Heart", Vivian e Jimmy proposero un progetto heavy metal a favore della fame nel mondo, specialmente in Africa: il progetto si chiamò "Near-N-Aid" e vi contribuirono oltre 40 artisti, tra cui membri di DIO, Dokken, Wasp, Quiet Riot, Night Ranger, Motley Crue, Blue Oyster Cult, Y & T, Queensryche, iron maiden, Twisted Sister, Journey, Spinal Tap, Judas Priest, Rough Cut, King Cobra e Ted Nugent. Tutti gli introiti derivati dalla vendita delle copie dell'album, le donazioni, le vendite dei video live e dei singoli di questo progetto sono stati devoluti in beneficenza. Il 1986 fu anche l'anno in cui a dio fu proposto di registrare un'altra canzone per la colonna sonora di un film, in questo caso "Iron Eagle". La canzone fu intitolata "Hide in the Rainbow" e aveva un taglio più duro rispetto a quella registrata l'hanno precedente per Vision Quest. Ma fu anche un anno di tumulti all'interno della band: Vivian lasciò il gruppo e fu sostituito da Craig Goldy. Il 1987 fu un anno difficile, proprio perché nel quarto album mancava un componente essenziale per il gruppo. Cercando di tornare al sound degli anni precedenti, Dio reintrodusse "Murray", la mascotte del gruppo, nella copertina del nuovo album. Con il ritorno di testi cupi e malvagi, Ronnie sperava di catturare l'attenzione del pubblico ancora una volta. Ma l'album non ebbe molto successo e Goldy non fu apprezzato come Ronnie avrebbe voluto. Aveva uno stile tutto suo, e ci sarebbero voluti diversi anni prima che il suo valore venisse apprezzato dai fan e dagli stessi membri del gruppo. Il successivo tour mondiale aveva come al solito dei set spettacolari, con laser e ragni giganti, ma non riscosse lo stesso successo di quello precedente.
    Il 1990 era l'inizio di una nuova decade e Ronnie era in cerca di un sound nuovo, più "fresco". Per questo sostituì Craig Goldy (chitarra) con Rowan Robertson, allora diciassettenne, Jimmy Bain fu rimpiazzato da Teddy Cook, alle tastiere arrivò Jens Johansson, in sostituzione di Claude Schnell, e infine dietro le pelli arrivò Simon Wright, veterano batterista degli AC/DC. Separarsi dai suoi vecchi amici Jimmy Bain e Vinnie Appice non era così facile per Ronnie, ma in quel periodo credeva fermamente nella scelta che aveva fatto, e riteneva che era la cosa migliore per il gruppo. L'album "Lock Up the Wolves" era un ottimo album, ma è stato pubblicato quando l'heavy metal non era più sulla cresta dell'onda. In quel periodo erano gruppi come Nirvana, Sound Garden e Pearl Jam che andavano per la maggiore. Il metal non era più neanche mandato via radio o su MTV, per questo gli anni 90 sono stati una vera e propria maledizione per tutte quelle band che negli anni 80 avevano spopolato. I gruppi che nonostante tutti rimanevano uniti e continuavano a suonare, erano costretti a farlo davanti ad un pubblico molto ristretto. Ronnie sentiva che con l'attuale line-up non sarebbero durati molto; c'era quindi bisogno di un altro radicale cambiamento. Il bassista dei Black Sabbath, Geezer Butler, sarebbe successivamente andato ad assistere ad un concerto di Dio e verso la fine avrebbe suonato una canzone insieme al gruppo. Così, riprendendo da dove avevano interrotto una decina di anni prima, Ronnie e Geezer furono entrambi d'accordo nel lasciarsi il passato alle loro spalle. Insieme con il suo vecchio amico Vinnie Appice, Ronnie avrebbe ancora una volta unito le sue forze per riformare, insieme a Tony Iommi e Geezer Butler, i Black Sabbath. Così i quattro unirono i loro talenti e pubblicarono Dehumanizer. Era il 1992. L'album e il tour che ne seguì furono molto apprezzati sia dai fan di Dio sia da quelli dei Black Sabbath. La canzone "Time Machine" fu inclusa nella colonna sonora di Waynes World, ed ebbe molto successo abbinata a questo film. Di "TV Crimes" invece venne fatto un video, e ancora una volta i Black Sabbath erano al top. Ci furono molte interviste in giro per il mondo, con particolare riguardo verso la reunion che nessuno si aspettava. Ma succede sempre, le belle cose prima o poi finiscono. Ai Black Sabbath venne chiesto di aprire il concerto d'addio di Ozzy Osbourne, chiamato "No More Tours". Dopo la loro apertura sarebbe toccato a Ozzy e successivamente egli avrebbe cantato con i Black Sabbath qualche canzone, nella speranza di una reunion con la line-up originale. Ovviamente Ronnie non avrebbe partecipato a questo progetto il cui unico scopo era di distruggere un gruppo che fino ad allora aveva riscosso un enorme successo, così lascio i Sabbath per la seconda volta e Rob Halford dei Judas Priest prese all'ultimo minuto il suo posto. Alla fine le speranze di una reunion con Ozzy Osbourne svanirono, e ora i Black Sabbath si trovavano senza un cantante del calibro di Ronnie James Dio. Insieme con il batterista e amico Vinnie Appice, Ronnie tornò a riformare i DIO. Avendo perso i musicisti con cui aveva suonato precedentemente per "Lock Up the Wolves", Ronnie era di nuovo alla ricerca di nuovi membri. Nel 1994 uscì il nuovo album intitolato "Strange Highways", e vedeva Jeff Pilson al basso e Tracy G. alla chitarra. L'album si rivelò il più tempestoso dell'intera carriera di Ronnie. Non era incentrato sulle sue classiche tematiche, ma parlava di quanto dura è la realtà della vita, con i suoi continui alti e bassi. Sentendosi tradito dai Sabbath, la mentalità di Ronnie era cambiata e traspariva dalle canzoni del nuovo disco. Era un grande album, che vantava un sound potente e differente dal solito. Era tutto quello che i fan potevano chiedere da un disco di Dio: potenti riff e melodie, ma con una costante componente dìrabbià. Ma ancora una volta i fan non accettarono il suono della nuova chitarra di Tracy G., per via del suo stile totalmente differente da quello a cui erano abituati. Ma Ronnie diede a Tracy piena fiducia, sperando che il prossimo album l'avrebbe messo in risalto come il chitarrista che il gruppo aveva sempre cercato.
    Nel 1996 venne pubblicato il settimo album "Angry Machines", sotto una piccola etichetta chiamata Mayhem Records. L'album ebbe un ristretto mercato rispetto a quello precedente. Sullo stesso filone di Strange Highways, ma con meno intensità, questo nuovo lavoro si sarebbe rivelato l'album più debole della carriera di DIO, anche se l'ultima parte dell'album avrebbe dato a Ronnie l'occasione di mostrare un lato della sua abilità musicale che non era ancora stato visto. La ballad "This Is Your Life" è un mix di heavy metal che Ronnie non aveva più suonato dai tempi dei Rainbow. Il tour di "Angry Machines" vide l'aggiunta di Larry Dennison al basso, in sostituzione di Jeff Pilson, e fu successivamente registrato un live album, che sarebbe stato il primo "full length" live di Dio. Fu pubblicato nel 1998 con il nome di "DIòs InfernòThe Last in Livè", ed in effetti si trattava proprio di una ardente serie di canzoni che coprivano tutta la carriera di Ronnie. Questo album avrebbe mostrato al mondo intero che Tracy G. era una pedina fondamentale all'interno del gruppo. Un grande lavoro di artwork per la copertina del CD avrebbe riportaro nella mente dei fan le sensazioni più classiche di un album di DIO. L'album riscosse così tanto successo, che subito dopo il tour, ripartirono immediatamente per il "To Hull & Back Tour", 2 ore di classici pezzi di DIO, dei Rainbow e dei Black Sabbath, lasciando ancora una volta i fan con quelle sensazioni di magia e misticismo che si aspettavano di provare quando era in compagnia di Dio e del suo gruppo. A metà del tour, Vinnie Appice (batterista) decise di lasciare la band per tornare nei Black Sabbath, il cuo batterista Bill Ward aveva sofferto di attacchi di cuore e non poteva continuare a suonare. Rimasti senza batterista nel bel mezzo di un tour molto importante per la loro carriera, chiesero l'aiuto di Simon Wright, il quale accettò senza indugi. Ma dopo la fine del tour, a causa di tutti quei commenti negativi che aveva ricevuto in questo periodo, Tracy G. decise, per il bene del gruppo, di abbandonare DIO. E gli stessi fan, che un tempo avevano voluto che Dio smettesse di trattare argomenti come streghe, maghi e fantasy in generale, adesso si ritrovavano a volere un ritorno ai vecchi tempi. In quest'ottica, Ronnie invitò i Jimmy Bain, Craig Goldy Simone Wright e Scott Warren a riunirsi a lui. Il 2000 fu l'anno dei cambiamenti, e il risultato finale fu un concept album. Da non confondersi con i concept che nel passato alcune band come i "The Who" hanno realizzato. Questa era un'idea che Ronnie aveva da un bel po' di anni, e ora era tempo di pubblicare "Magica" in tutto il mondo. Pura magia era quello che l'album trasmetteva dall'inizio alla fine. Aveva suoni che ricordavano i Rainbow, i Black Sabbath e un po' anche i tempi di "Holy Diver". Storie di bene e male, di fantascienza e di altri mondi. Per il tour che ne seguì, Dio decise di suonare tutto il concept dall'inizio alla fine, sperando di trasmettere al pubblico tutto il suo significato, mostrando come ogni canzone è legata all'altra. Il tour portò la band in giro per il mondo, in diversi paesi. Non importa in quale band era coinvolto in quei tempi, Ronnie decideva di scrivere i testi in uno stile personale che non riscuoteva molto rispetto e interesse da parte dei media. Ma questo era uno stile totalmente personale, e nessuno poteva fare di meglio. Potevano imitarlo, ma non duplicarlo! I testi scritti da Dio sono acuti e intelligenti, e ti fanno letteralmente uscire dalla realtà, focalizzando l'attenzione sul fatto che anche i perdenti posso vincere e che in questo mondo c'è posto per tutti. Non accettare sostituti, nessun ostacolo è insormontabile, combatti per raggiungere il tuo "arcobaleno".

    Esce nel 2002 l'ultima fatica della voce del metal. Il titolo è Killing "The Dragon". La leggenda continua.




     
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  14. *AlexiS*
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    shagrath la biografia mandala via MP a me ke la metto nella sezione apposita
     
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  15. Tzerian Cake
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    spacca il kiulo!!! anke se sincerametne nn ho mai ascoltato le sue canzoni con gli Elf...
     
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75 replies since 15/4/2005, 21:42   1320 views
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