John Lennon

Nato a Liverpool il 9 ottobre 1940, Lennon ha cambiato il corso della musica popolare grazie alla sua storia con i Beatles, il gruppo musicale più famoso di tutti i tempi, e con i suoi lavori come solista. Dopo aver militato nei Beatles dalla fine degli anni ’50 al 1970, pubblicando con il gruppo 13 album, Lennon - insieme alla moglie Yoko Ono, artista giapponese d’avanguardia - ha proseguito in proprio la propria avventura nella musica. I loro bed-in ad Amsterdam e Montreal, le loro esibizioni sensazionaliste in favore della pace consolideranno la visione di Lennon come uno dei guru del movimento pacifista, e non sarà un caso che nel 1991, nel corso della Guerra del Golfo, un insieme di artisti deciderà di reincidere il suo inno "Give peace a chance". La sua carriera come solista inizia nel 1968 - al tempo i Beatles erano ancora insieme - con lo sperimentale "Unfinished music no.1 - two virgins": in copertina il primo scandalo, ossia John e Yoko che posano nudi per l’obiettivo. La copertina uscirà ricoperta da una busta di carta marrone. "Unfinished music no.2 - life with the lions" è shoccante anche nei contenuti, visto che i nastri sono registrati mentre Yoko è in ospedale per una gravidanza poi interrotta. Dopo aver pubblicato due singoli come "Give peace a chance", un vero e proprio inno pacifista, e "Cold Turkey", Lennon si schiera ancora di più sul versante politico e restituisce la sua onorificenza da baronetto per protestare contro l’appoggio inglese alla guerra in Vietnam. Nel 1970 esce il suo primo album ‘vero’, intitolato "Plastic Ono band": se dei Beatles Lennon aveva finito per essere l’elemento in qualche modo visionario, i suoi album da solista lo ripropongono invece con un netto cambiamento di linguaggio. Testi crudi, diretti, immagini profonde e a volte assai dolorose sono al centro di quel disco, seguito a neanche un anno di distanza da "Imagine", album che viene unanimemente considerato il suo capolavoro. L’album contiene classici come la title-track, "Gimme some truth", "Jealous guy" e un attacco al vetriolo indirizzato all’ex-collega Paul McCartney, "How do you sleep?". Dopo la pubblicazione natalizia di "Happy Xmas (war is over)", nel 1972 esce il doppio "Sometime in New York City", il suo album maggiormente politicizzato, nel quale Lennon si schiera a sostegno di diverse cause. Alla fine del 1973 arriva "Mind games", album che cerca di ricostruire le atmosfere perfette di "Imagine", in parte riuscendoci. I testi evidenziano un’atmosfera di crisi tra lui e Yoko, e poco dopo infatti tra i due inizia un periodo di separazione che si concluderà soltanto un anno dopo, quando, dopo il concerto di Elton John e John Lennon al Madison Square Garden di New York, la coppia ritornerà a frequentarsi. Nel frattempo Lennon ha pubblicato un altro album, il discreto "Walls and bridges", ed è reduce da un periodo di droghe e sesso facile. Nel 1975 esce "Rock’n’roll", un significativo ritorno alle radici della musica amata da John che forse avrebbe anche dovuto sancire la fine della sua carriera, una sorta di ritorno a casa. Il successivo album uscirà nel 1980, quasi cinque anni dopo, ma la calorosa accoglienza ad esso riservata sarà sostituita dal più vivo cordoglio quando, l’8 dicembre di quell’anno, Lennon muore assassinato per mano di uno psicopatico. Le celebrazioni e il lutto furono mondiali, e, a quasi vent’anni di distanza, l’eco della musica di Lennon e della sua carismatica figura non si è ancora minimamente spento.

Discografia essenziale:
con i Beatles
Please please me - 1963
With the Beatles - 1963
A hard day’s night - 1964
Beatles for sale - 1964
Help! - 1965
Rubber soul - 1965
Revolver - 1966
Sgt. Pepper’s lonely hearts club band - 1967
Magical mistery tour - 1967
White album - 1968
Yellow submarine - 1969
Abbey road - 1969
Let it be - 1970

come solista
Live peace in Toronto - 1969
Plastic Ono band - 1970
Imagine - 1971
Some time in New York City - 1972
Mind games - 1973
Walls and bridges - 1974
Rock’n’roll - 1975
Double fantasy - 1980 Geffen
Milk&Honey - 1984 Polydor