Electric Sun.

Roth e soci.

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  1. Lady Starlight
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    Bè che dire, un gruppo che, nonostante abbia prodotto poco, ha regalato canzoni a dir poco stupende, con gli album "earthquake" (1979) e soprattutto "firewind" (1981), un misto tra hippie heavy, rock classico e qual dir si voglia!
    E alla chitarra abbiamo Uli Jon Roth. Un nome, un programma.

    Oh yeeeeeeeeeeeeeeeah!

    (consiglio le tracce eseguite al pianoforte del maestro Ulrich, come aqua vitae, in firewind, mozzafiato *_*).
     
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    Grande artista!
    Diciamo che questo straordinario chitarrista tedesco è stato sotto le luci della ribalta quando, nei primi '70, ha sostituito Michael Schenker (che andrà a far parte degli UFO) negli Scorpions. Con questa celeberrima band farà quelli che a mio avviso sono i loro dischi migliori: Fly to the Rainbow ('74), In Trance ('75), Virgin Killers ('76), Taken by Force ('77) ed il live Tokyo Tapes ('78). Dischi meravigliosi, un Hard Rock melodico, ma intenso e viscerale, con fughe fantasiose ed esoticheggianti, profondamente caratterizzato dallo stile di Roth: un fantastico hendrixiano con innesti classicheggianti che tanto influenzeranno artisti come Ingwye Malmsteen, per sua stessa ammissione. Alla fine degli anni '70, però, gli Scorpions decideranno di "attualizzare" il loro sound, e Uli Roth, artista d'animo purissimo, decide di lasciare. Per gli Scorpions (che prenderanno al suo posto l'ottimo Matthias Jabs) sarà il grande successo degli anni '80, con un Heavy Rock sempre molto melodico e d'altissimo livello, indubbiamente modernizzato, ma privo, a mio avviso del fascino "naif" che caratterizzava i lavori con Roth. Il nostro eroe, invece, estraneo a qualsiasi compromesso col music business, farà uscire con i suoi Electric Sun, tre dischi (Heartquake-'79, Fire Wind-'80-Beyond the Astral Skyes-'85) profondamente al di fuori del tempo e delle logiche commerciali, fatti di Hendrix, fughe classiche, misticismo fricchettone ed incalcolabile sensibilità musicale. Ovviamente il responso in termini di vendite sarà ben diverso di quello dei suoi ex compagni di viaggio. Unoco neo la sua voce, decisamente non all'altezza.
    Dopo un po' di anni il nostro torna sulla scena più freak che mai. Partecipa al G3, in compagnia di Schenker e Satriani; in questa veste, lo ho visto a Torino nel Monster of Rock '98, con Clive Bunker (ex Jethro Tull) alla batteria e Don Airey (ex Colosseum, Rainbow, Whitesnake ed una marea d'altri, attuale Deep Purple) alle tastiere, e lo ricordo a dir poco commovente. Esce un lavoro a suo nome intitolato "Trascendental Sky Guitar"-2000 (da nome che, pensate un po', ha dato alla sua chitarra di liuteria!), un doppio CD diviso, come al solito, fra tendenze neoclassiche e Rock di stampo hendrixiano. Esce poi un bellissimo live, "Legends of Rock"-2002, in compagnia di vecchi amici quali UFO, Schenker, Jack Bruce, Don Airey e Clive Bunker. Nel 2004 l'ho rivisto di supporto agli UFO, accompagnato solo da un tastierista, ma con un intensità ed emotività (oltre che ottima tecnica) uniche. L'ho poi rivisto l'anno scorso con la sua band in provincia di Brescia, ed ha fatto una prestazione quasi commovente, come al solito. In definitiva, un grande artista, purissimo e totalmente scevro a qualsiasi compromesso, che se non ha raccolto per quello che avrebbe meritato, non può che avere tutto il rispetto possibile da chi ama la musica sincera e fatta col cuore e fuori dal tempo, come tutte le cose di valore universale.

    Sito ufficiale: http://www.ulijonroth.com/
     
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1 replies since 24/10/2007, 19:24   223 views
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