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* Doom83 *
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I Cirith Ungol sono un gruppo epic metal Americano fondato nel 1972. Essi traggono il loro nome dal passo di Cirith Ungol, luogo del Signore degli Anelli di J.R.R. Tolkien.
La storia dei Cirith Ungol inizia nel lontano 1969 quando dalle ceneri di un gruppo folk chiamato Galligan Family nascono i Titanic. La prima formazione comprendeva Grag Lindstrom al basso e voce , Jerry Fogle alla chitarra solista ,Robert Garven alla batteria e un certo Pat Galligan alla chitarra ritmica. Le prime cover dei Beatles vengono presto sostituite da materiale più Heavy di Black Sabbath e Mountain. L’indurimento del sound rese necessaria la ricerca di un nome che rispecchiasse in maniera più efficace la musica proposta. Fu così che nel 1972 nacquero i Cirith Ungol. Con il passare degli anni la formazione ebbe dei cambiamenti; Galligan fu estromesso dal gruppo, furono chiamati Micheal Flint al Basso e Tim Baker alla voce mentre Lindstrom passò alla chitarra e tastiera. E' con questa formazione che gli Ungol incominciarono a cercare un contratto discografico che gli permettesse di pubblicare il loro esordio.
Nessuno sembrava però interessato alla loro proposta , fu così che decisero di auto tassarsi fondando la Liquid Flame e dando alle stampe nel 1981 il mitico Frost and Fire. Pur non potendolo considerare un album heavy metal ( la componente hard rock/psicadelica anni 70 è ancora molto presente) contiene le basi per quello che poco dopo verrà definito Epic Metal. Difatti brani come la title track e I’m alive anticipano il discorso che verrà portato avanti con maggior fortuna da band come Manowar e Virgin Steele (anche se quest’ultimi stanno raccogliendo il meritato successo solo ultimamente).Altri brani da menzionare sono l’ottima Better off Dead e lo stupendo strumentale "Maybe that's way".
Un loro amico Brian Slagel che allora lavorava in un negozio di dischi ma che avrebbe presto fondato l’attuale colosso Metal Blade, li mise in contatto con un distributore (Greenworld Records) che da li a poco sarebbe diventato l’Enigma. Frost and Fire uscì su Enigma nel 1981 e gli permise di partecipare alla compiletion Metal Massacre Vol.1 in compagnia tra gli altri, di un gruppetto chiamato Metallica. Il brano era l’ inedito Death of the Sun che comparirà sul disco successivo.
Il successore di Frost and Fire esce nel 1984 ed è da considerarsi uno dei più grandi dischi di epic metal di sempre. I Riff si sono fatti più pesanti con un basso sempre in evidenza, ma il vero traghettatore dell’album e Tim Baker autore di una prova straordinaria. Pur non potendo competere con leggende del calibro di Eric Adams, DeFeis, Dio e Dickinson si candida come uno dei cantanti più originali di tutto il panorama metallico. Il suo cantato stridulo e sgraziato è perfetto per il genere proposto, contribuendo in maniera determinante a creare quelle atmosfere epico/orrorifiche che caratterizzano King of the Dead. I brani contenuti sono tutti di ottimo livello ma una menzione particolare meritano Master of the Pit,Cirith Ungol e King of The Dead dove i nostri eroi dimostrano che per creare atmosfere epiche non è necessario farcire i dischi con trombe, violini, organi e cori ancestrali.
Pur avendo inciso un ottimo disco e partecipando ad una serie di show in compagnia di mostri sacri come Venom e Slayer il nome Cirith Ungol rimane relegato in secondo (o terzo) piano, sepolto in quell’anno, dall’uscita di monster-album come Powerslave ,Sign of The Hammer. Ride the Lighting, Last in Line, Don’t break the Oath, Bonded By Blood, Defender of Faith ecc…
Nel 1986 pubblicano un’altro piccolo capolavoro dal titolo One Foot in Hell.. Rispetto ai precedenti lavori si nota la presenza di qualche brano più veloce rispetto agli standard del gruppo, ma non mancano brani dall’andatura pachidermica come Doomed Planet e soprattutto la stupenda Chaos Descends dove la voce di Baker sembra provenire direttamente dall’inferno.
Bellissima e anche Nadsokor coverizzata dai nostri Doomsword nel loro stupendo album omonimo.Tutti i brani sono ottimi ma anche questa volta la fortuna non è dalla loro parte.One foot in Hell passò quasi inosservato schiacciato questa volta dal fenomeno Thrash che nel 1986 attraversava uno dei suoi periodi migliori (Master of Puppets, Peace Sells, Raign in Blood ecc.).
Dobbiamo aspettare 5 anni per sentire di nuovo parlare degli Ungol. Paradise Lost esce nel 1991 e ne sancisce la morte.Uscito in un periodo in cui l’heavy metal perdeva numerose battaglie nei confronti di Grunge ,Alternative e nuove tendenze ( per fortuna perdere qualche battaglia non ha significato perdere la guerra) il disco sparì nel momento stesso della sua pubblicazione.Uscito in pochissime copie, è attualmente introvabile ed è l’unico disco dei Cirith Ungol che non è stato ristampato e forse non lo sarà mai, in quanto i diritti, in virtù di qualche stupido cavillo legale, appartengono alla Rastless che non sembra intenzionata a cederli ne tanto meno a ristamparlo. Con un nuova formazione che vedeva gli storici Jerry Fogle e Micheal Flint, sostituiti dagli sconosciuti Jim Barraza e Vernon Green i Cirith Ungol ci regalano un'altro spaccato di heavy Metal come solo loro sapevano fare. Brani stupendi come Follen Idols ,Paradise Lost, Join The Legion Chaos Rasing e The Troll rimarranno purtroppo sconosciuti al grande pubblico.L'insuccesso commerciale di Paradise Lost porterà al definitivo crollo della torre che entra di diritto nella storia della nostra amata musica sia per la qualità della musica proposta sia per l'amore che i nostri hanno dimostrato nel corso degli anni verso l'Heavy Metal. Rimasti nell'ombra anche nei momenti di massimo splendore, rimarrà loro solo la magra consolazione di essere considerata una delle più grandi cult band che l' Heavy Metal abbia mai avuto.
Le poche possibilità di una nuova uscita discografica con la formazione originale furono ridotte dalla notizie della morte di Jerry Fogle.Un chitarrista che nella sua semplicità ha scritto pagine stupende nella storia dell' Epic Metal.
Le ultime speranze di una reunion sono state cancellate dall'uscita della raccolta Servant of Chaos. Tim Baker per motivi non specificati non ha voluto prendere parte al progetto distruggendo il sogno di legioni di fan che vedevano l'uscita della raccolta come il primo mattone per la ricostruzione della torre.
Ho ascoltato solo i primi tre album e che dire....tre bei dischi....purtroppo sono stati un po' troppo sottovalutati, anche perché quando incominciarono ad uscire i loro primi album esplose il thrash.
DISCOGRAFIA:
* 1980 - Frost and Fire
* 1984 - King of the Dead
* 1986 - One Foot in Hell
* 1991 - Paradise Lost
[N.B=tranne quello scritto in corsivo alcune aggiunte penso siano state fatte dal Paxx]
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Iron_Emperor .
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ho solo paradise lost . -
* Doom83 * .
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Mi hanno detto che non é granchè....ascoltati i primi tre. . -
Mr.Giak .
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paradise lost è mediocre direi...frost and fire, one foot in hell su tutti forse... . -
The Paxx .
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CITAZIONE (* Doom83 * @ 24/10/2007, 16:34)[N.B=tranne quello scritto in corsivo alcune aggiunte penso siano state fatte dal Paxx]
esatto
Comunque i Cirith sono (erano
) geniali nella loro semplicità
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superpanta .
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CITAZIONE (Mr.Giak @ 26/10/2007, 20:41)paradise lost è mediocre direi...frost and fire, one foot in hell su tutti forse...
noo, non lo puoi dire. fallen idols e heaven help us sono capolavori!. -
Aleksandra .
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Boh, che dire…ho provato ad ascoltarli, ma non mi sono piaciuti un granché. Volevo anche prendermi ‘One Foot in Hell’, ma un mio compagno di classe che se ne voleva sbarazzare me l’ha regalato prima che me lo andassi a comprare. Non mi è sembrato nulla di particolare come album ...le uniche che mi sono piaciute sono state ‘Chaos Descends’ e ‘The Fire’. Più avanti forse vado a prendermi ‘King Of The Dead’, dicono che sia l’album migliore.
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Il_mastino .
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li ho comprati in slovenia a 4 euro l'uno originali hahaha però mi manca paradise lost. mi piacciono molto, anche se alcune canzoni sono eccessivamente pesanti. nel primo disco invece tante influenze anni 70 . -
Pentamaximus .
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A livello di gusti non sono stati un granchè per me, ma nonostante tutto è un gruppo che è riuscito ad entrare nelle mie simpatie.
Possiedo Frost And Fire e One Foot In Hell. Il primo è evidentemente superiore, perchè ci sono più canzoni ispirate e per la freschezza compositiva.
Vero, bilanciato fra la vena hard rock psichedelica e quella heavy epic (che con quest' album fa il suo ingresso nella storia musicale).
Molto variegato, passare dall' arrembante title - track ai toni soffusi delle strofe di I' m Alive è molto piacevole anche da ascoltare.
Tim Baker ha una voce assurda, squillante come un trapano nelle orecchie (sia in senso positivo che negativo).
One Foot In Hell sarebbe un album in tutto e per tutto mediocre se non contenesse quel capolavoro di epicità che è la title track, ma a parte questo contiene brani appena gradevoli e poco più, poco ispirati. -
The Steel Assassin .
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Io conosco King Of The Dead, che è un grande album, e One Foot In Hell, che non è tanto bello ma contiene un capolavoro di nome Nadsokor, una canzone bestiale, unica! . -
†Crucified Domini Mortis† .
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viva tolkien comunque sono molto bravi! 
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Rock'n'Rolf .
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amo questo gruppo! non c'è un'album che non mi piaccia . -
DoggoD .
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Spaccavano proprio il culo questi 
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Il_Meggi .
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CITAZIONEamo questo gruppo! non c'è un'album che non mi piaccia
E come darti torto!!! Grandiosi.. -
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Sentito oggi una canzone e mi sono piaciuti molto .
Cirith Ungol |
